Sono dieci i medici sotto inchiesta adesso a Brescia per il parto andato male.
Si sono aperte adesso due inchieste relative a due tragedie avvenute tra fine gennaio e inizio febbraio: una neonata a Brescia è morta durante il parto, mentre un ginecologo coinvolto nel fatto ha commesso suicidio a Trento. Ma cosa è successo esattamente?
Il 31 gennaio una donna originaria dell’Europa dell’Est viene ricoverata all’ospedale di Desenzano del Garda (Brescia) per partorire. Il parto procede con diverse complicazioni, così l’equipe medica si vede costretta ad utilizzare una ventosa per far uscire la bambina, che nasce in stato di ipossia. La neonata, in gravi condizioni, viene quindi trasferita agli Spedali civili di Brescia, dove purtroppo non riesce a sopravvivere.
I genitori disperati hanno immediatamente sporto denuncia per l’accaduto. Il procuratore di Brescia, Benedetta Callea, ha quindi disposto il sequestro della cartella clinica della bimba come mezzo per effettuare gli accertamenti e l’autopsia sul corpicino. Come risultato, i dieci medici che si sono occupati del parto sono adesso indagati.
Un ginecologo di 39 anni, facente parte del gruppo sotto accusa, è stato trovato senza vita pochi giorni dopo ai piedi di un ponte in Trentino, in Val di Non, dopo che la moglie ne aveva denunciato la scomparsa. L’uomo, siciliano di origine e residente sul lago di Garda, non ha lasciato alcun messaggio, ma si presume che le motivazioni dell’atto estremo siano legate alla morte della neonata.
Gli inquirenti hanno controllato il cellulare dell’uomo e hanno potuto stabilire che aveva effettuato delle ricerche sul luogo da cui potersi gettarsi nel vuoto. La procura di Trento – diretta dall’ex procuratore aggiunto di Brescia Sandro Raimondi – intende anche interrogare le persone vicine al ginecologo per comprenderne le sue condizioni psicofisiche e stabilire se effettivamente l’uomo aveva manifestato sensi di colpa. Secondo alcuni colleghi, infatti, l’uomo era rimasto destabilizzato dalla morte della bimba.
“Se fosse verificata la connessione tra i due casi – spiega l’avvocato Giulio Soldà, che lavora per i genitori della neonata morta durante il parto – anche per la famiglia della piccola sarebbe una tragedia nella tragedia“. L’ospedale di Desenzano del Garda invece mantiene il silenzio sulla questione.
“Rispettiamo le indagini” si limita a dire l’ufficio stampa. Nel frattempo, è stata effettuata l’autopsia sul corpo della neonata, ma dovrà passare ancora del tempo prima di potere ottenere risposte definitive sul caso.
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