Carlo Conti ha annunciato ci saranno i 30 cantanti in gara a Sanremo 2025. Poco dopo è arrivata la richiesta da parte del Codacons di poter visionare in anteprima i testi delle canzoni in gara, sopratutto dei trapper e rapper.
“Con la decisione di portare al Festival di Sanremo 2025 rapper e trapper che in passato si sono contraddistinti per testi violenti, sessisti e omofobi, la Rai e Carlo Conti vanificano anni di battaglie contro la violenza di genere”, questo viene dichiarato in un comunicato stampa dall’associazione per la tutela dei diritti di utenti e consumatori, aggiungendo, “Il Codacons ha specificato di aver già esplicitamente diffidato l’azienda a non portare a Sanremo artisti i cui brani sono stati caratterizzati in passato da violenza, insulti verso le donne e contenuti sessisti”.
In seguito all’annuncio del presentatore dei nomi dei 30 Big in gara nella 75esima edizione del Festival, il Codacons accusa la Rai e Carlo Conti di andare contro “anni di battaglie contro la violenza di genere“.
Tra gli artisti menzionati troviamo, Guè Pequeno, Emis Killa, Tony Effe e Fedez, che negli ultimi anni ha avuto più volte modo di confrontarsi con il Codacons.
“Tuttavia la Rai e Carlo Conti hanno deciso di premiare rapper e trapper violenti e dai testi pericolosi, inserendoli nel cast del prossimo festival di Sanremo. Una decisione gravissima che vanifica anni e anni di battaglie e attività di sensibilizzazione contro violenza di genere, omofobia, bullismo, e che offende milioni di donne italiane”.
Aggiungendo: “per tale motivo stiamo valutando le possibili iniziative legali da intraprendere per bloccare la partecipazione dei rapper scelti da Carlo Conti per il prossimo festival di Sanremo”.
Il Codacons avrebbe chiesto di visionare in anteprima i brani scelti per concorrere al Festival.
Nello specifico, il Codacons ha comunicato di aver scritto “scrivere a tutti i cantanti che parteciperanno al prossimo Festival, allo scopo di visionare in anteprima i testi delle canzoni in gara e valutare e segnalare la presenza di possibili contenuti pericolosi”.
La preoccupazione principale dell’associazione è che Rai e Conti possano aver messo “in secondo piano i testi, a beneficio di nomi controversi in grado di garantire ascolti alla trasmissione”. Per questo l’associazione ha rivolto un appello diretto a Emis Killa, Fedez, Tony Effe e Guè, chiedendo loro di prendere pubblicamente le distanze da contenuti sessisti e insulti alle donne.
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