Tali controlli, effettuati con efficienza e professionalità, hanno avuto lo scopo non solo di verificare i paesi di provenienza dei viaggiatori ma soprattutto dei possibili fattori di rischio che inducano a ritenere che determinati soggetti possano costituire una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Al riguardo si consideri che, nei giorni scorsi presso la Stazione marittima del Molo dei Bersaglieri, è approdata una nave da crociera che ha comunicato lo sbarco di circa 2900 passeggeri in un’unica mattinata. Considerato che una larga parte dei viaggiatori risultava imbarcata in porti del Medio Oriente (Egitto e Arabia Saudita) — Paesi non compresi nello spazio Schengen — la Polmare di Trieste ha provveduto ad approntare un apposito servizio finalizzato al controllo sistematico alla frontiera dei cittadini di paesi Terzi.
In particolare all’atto dello sbarco, nel corso di un servizio conclusosi nel giro di qualche ora, il personale impiegato ha proceduto all’identificazione di oltre 1200 viaggiatori, tutti cittadini di paesi non appartenenti all’Unione Europea, con inserimento dei loro nominativi nel Sistema di Interrogazione della Banca Dati Interforze e delle banche dati Schengen e Interpol.
Dal 1 gennaio al 18 maggio 2023 la Polmare ha rilasciato 144 visti di transito nei confronti di marittimi che rappresentavano l’esigenza di sbarcare per fine contratto, per motivi di salute o per altri gravi motivi, mentre in tutto l’anno 2022 sono stati rilasciati 518 visti di transito.
In questo contesto, sono costanti e proficui i rapporti tra la Polizia di Stato, le Autorità consolari dei diversi paesi di provenienza di marittimi e viaggiatori e le Autorità di Polizia estere al fine di garantire un pacifico e ordinato, nonché sicuro, svolgimento delle attività nell’ambito portuale.
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