4 indagati, 1.994 persone controllate di cui 369 con precedenti di polizia. 122 pattuglie impegnate nelle stazioni sia in divisa che in abiti civili per attività antiborseggio finalizzata a contrastare i furti in danno dei viaggiatori. 21 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 52 treni presenziati; 10 i servizi lungo linea e 36 quelli di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività durante le festività natalizie del compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.
Durante le giornate festive e prefestive sono stati predisposti dalla Polizia Ferroviaria mirati servizi di vigilanza nelle principali stazioni ferroviarie e negli scali di competenza. In particolare, a Torino i controlli si sono svolti anche con l’ausilio delle unità cinofile antidroga e antiesplosivo messe a disposizione dal questore.
A Torino Porta Nuova, nel corso dei controlli, è stato indagato un cittadino marocchino in relazione al reato di detenzione di sostanza stupefacente. Sempre a Porta Nuova, gli agenti della Polfer hanno denunciato una 20enne italiana in relazione al reato di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, nonché per lesioni personali e danneggiamento di un telefono cellulare di Trenitalia.
Nella stazione di Torino Porta Susa gli operatori Polfer, a seguito di un intervento su un treno alta velocità, hanno indagato un 29enne italiano in relazione al reato di resistenza a pubblico ufficiale e manifesta ubriachezza.
A Novara, gli agenti su segnalazione di un capotreno sono intervenuti a bordo di un treno in arrivo da Domodossola, in quanto due viaggiatori, un italiano e un marocchino, sprovvisti di biglietti, si sono rifiutati di esibire i documenti.
Alla vista dei poliziotti, il cittadino italiano è stato immediatamente fermato e successivamente denunciato per rifiuto di fornire generalità, mentre il marocchino che ha tentato di fuggire, è stato rintracciato per le vie della città dai poliziotti.
Accompagnato presso gli uffici di polizia, è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale e per rifiuto di fornire generalità.
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