Eutanasia, suicidio assistito e accanimento terapeutico, tre espressioni differenti che possiedono la stessa finalità, cioè quello di rispettare la volontà di un soggetto in ambito di attuare scelte sulla fine della propria vita. Ma qual è la differenza?
In questi ultimi periodi, si è molto discusso di eutanasia e di suicidio assistito, dopo la vicenda di Dj Fabo rimasto tetraplegico e non vedente in seguito ad un incidente automobilistico di tre anni fa. Fabiano Antoniani, questo il vero nome del noto artista, per porre fine alle sue afflizioni e per oltrepassare le barriere legali del nostro Paese inerenti al suicidio assistito, ha scelto di recarsi in Svizzera rivolgendosi all’associazione Dignitas. Quest’ultima si occupa di attuare il suicidio accompagnato, che si differenzia dall’eutanasia in quanto il paziente è un piena consapevolezza e autonomia di scegliere di come porre fine alla sua esistenza.
Per quanto riguarda l’eutanasia, invece, questa consiste nella sospensione di cure considerate inefficaci e nella somministrazione di farmaci che provocano la morte del paziente in maniera accelerata. Quest’ultimo concetto, è in stretta correlazione con l’accanimento terapeutico, per saperne di più leggi QUI.
Nel nostro Paese, praticare il suicidio assistito è ritenuto un reato e pena la reclusione in carcere dai 5 ai 12 anni per coloro che offrono aiuto e per condotta omissiva rispetto agli obblighi della legge. Tuttavia, esiste Exist Italia, un’associazione che permette di mettere in contatto le persone che vorrebbero adoperare tale pratica con diversi istituti all’estero che attuano l’eutanasia o il suicidio assistito. L’obiettivo di tale associazione è quello di riconoscere il diritto per un soggetto di poter scegliere in maniera libera e senza vincoli il termine della propria esistenza, affinchè essa possa essere degna e senza inutili sofferenze al limite della sopportazione umana. In Italia si attende che venga promossa una legge che attribuisca in primis il testamento biologico, cioè una dichiarazione che esprima la scelta di una persona riguardante le cure da prescrivere nel caso non sia più capace di esporre la propria volontà.
Katia Di Luna
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