Caro voli per Natale, i biglietti per tornare al Sud arrivano a 600 euro. Nella fattispecie, volare in Italia costa fino a 889 euro. Tariffe aumentate fino al 443% con caro-voli e servizi extra.
Come ogni anno, durante le vacanze natalizie, assistiamo al rientro a casa di tutte le persone che, o per lavoro o per lo studio, risiedono al Nord. Come già negli ultimi anni, chi dovrà attraversare l’Italia per trascorrere le festività natalizie con amici e famiglia, sarà costretto ad affrontare una spesa enorme. In particolare, i biglietti aerei per il Sud si sono trasformati in un incubo per il portafoglio, con prezzi che hanno sfondato la soglia dei 600 euro a passeggero.
La domanda sorge spontanea: perché, soprattutto durante il periodo natalizio, i prezzi dei voli aumentano?
Bisogna tenere in considerazione tutti gli avvenimenti che ci circondano e, in questo caso, è impossibile non citare la situazione economica italiana e l’inflazione. Tutto ciò, si riconduce all’aumento del carburante, cresciuto considerevolmente negli ultimi mesi.
In secondo luogo, bisogna parlare della domanda stagionale. Esistono diverse fasce stagionali dove i prezzi sono elevati. Basti pensare al periodo di Ferragosto o, in questo caso, al periodo natalizio. La domanda aumenta e ciò porta le compagnie aeree a “giocare d’astuzia”: aumentare i prezzi dei voli nelle settimane che precedono il Natale e verso le destinazioni festive.
Infine, va citata la ripresa dopo la pandemia che ha costretto tutto il mondo a rimanere a casa. Con la situazione sanitaria finalmente stabilizzata, le persone sono tornate a viaggiare, producendo un aumento della domanda che ha messo sotto pressione le compagnie aeree, decretando l’aumento dei prezzi.
L’associazione Assoutenti ha analizzato la situazione affermando: “‘Problema non risolto”. Essa, analizza il caso più eclatante. Chi oggi vuole acquistare un biglietto in classe “economy” per volare in Italia durante le festività, partendo sabato 21 dicembre e tornando il 6 gennaio, ed è disposto ad imbarcarsi in qualsiasi orario (anche mattina presto o sera tardi), spende 623 euro per andare da Genova a Catania e ritorno.
È ormai appurato che le tratte aeree verso la Sicilia siano le più costose. Negli stessi giorni, servono almeno 445 euro per volare da Trieste a Catania, 412 euro da Firenze a Catania, 402 euro da Bologna a Palermo. E, anche se Milano – importante scalo aereo del Nord – offre più collegamenti, anche qui i prezzi sono aumentati. Volare verso Catania costa mediamente 395 euro, con il biglietto che, però, in questo caso può arrivare a 889 euro a seconda della compagnia, dello scalo e dell’orario di partenza. Sulla stessa scia di Catania, anche se leggermente inferiori, i prezzi verso Palermo.
Meno costoso sembrerebbe raggiungere la Sardegna, anche se i prezzi sono altalenanti e di fatto non troppo convincenti. Partire da Torino per Cagliari, nel periodo considerato, costa 251 euro, 228 euro da Venezia, mentre da Milano si trovano biglietti a 147 euro, che però possono schizzare a un proibitivo 1.228 euro nei voli meno fortunati.
Quando si parla di voli non bisogna tralasciare i “costi nascosti”, nonché i costi accessori. Come sottolinea l’associazione Assoutenti: “Prezzi che ovviamente non considerano i costi aggiuntivi per il bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere, balzelli che fanno salire ulteriormente il costo di un volo”.
Le tariffe base proposte al pubblico sono aumentate del 443%. Come evidenzia la società RimborsoAlvolo anche portare una maglietta in più e due cambi si paga cara, con prezzi da capogiro. Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso ha spiegato: “Spostarsi in Italia durante le festività continua ad essere un salasso che svuota le tasche dei cittadini. Nonostante gli allarmi lanciati a più riprese dai consumatori e i proclami della politica, l’emergenza caro-voli è un fenomeno che si ripresenta ogni anno e che, purtroppo, sembra senza soluzione”.
Per combattere i rincari, la Regione Siciliana ha deciso di emanare una misura che provvede allo sconto del 25% per i residenti in Sicilia che tornano a casa durante le festività natalizie. Il contributo economico si rivolge a tutti i siciliani che hanno acquistato un biglietto a partire dal 10 novembre 2023 per voli effettuati dal 1° dicembre 2023 al 31 gennaio 2025.
Oltre allo sconto del 25%, la Regione Siciliana offre un’alternativa economica. Stiamo parlando del progetto “Sicilia Express”, un treno low-cost che collegherà il Nord e il Sud del Paese durante il periodo natalizio. Iniziativa portata avanti dalla Regione in collaborazione con Ferrovie dello Stato. Il treno partirà il prossimo 21 dicembre da Torino e toccherà alcune tra le principali città italiane fino a Messina. Il ritorno è previsto per il 5 gennaio 2025. Il treno avrà anche due carrozze ristorante dove saranno serviti prodotti tipici della tradizione enogastronomica siciliana per tutta la durata del viaggio. Il costo del biglietto partirà da 29,90 euro e sarà disponibile dal 3 dicembre sul sito www.fstrenituristici.it e su tutti i canali di vendita di Trenitalia.
La situazione dell’aumento dei prezzi non sembra destinata a migliorare, nonostante le lamentele dei consumatori e le tante promesse di intervento politico. Le compagnie aeree, promosse come economiche, applicano rincari a tre cifre se si cerca la flessibilità sul cambio data o assicurazioni. Con i prezzi folli che ogni anno vengono applicati durante le festività, per molte persone passare il Natale in famiglia rischia di diventare un sogno lontano. Insomma, i caro voli durante questo periodo dell’anno sono un qualcosa da fermare, oltre che il “regalo” di Natale che non piace a nessuno.
Benedetta Sapienza
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