Il cardinale Angelo Becciu non farà parte del Conclave che inizierà il 7 maggio. Lo ha annunciato lui stesso con una nota in cui afferma di voler contribuire alla serenità del processo elettivo:

“Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, ho deciso di obbedire – come sempre – alla volontà di Papa Francesco e non entrare in Conclave, pur rimanendo convinto della mia innocenza”.

Il porporato era stato condannato in primo grado dal Tribunale vaticano per peculato, truffa aggravata e abuso d’ufficio nell’ambito della compravendita del Palazzo di Londra. Alla condanna era seguita anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Sebbene dal 2022 fosse tornato a partecipare agli eventi vaticani su invito del Papa, restava incerta la sua posizione per il Conclave.

Le lettere del Papa che formalizzano l’esclusione di Becciu

Secondo quanto rivelato dal quotidiano Domani, due lettere firmate da Papa Francesco – una datata 2023 e l’altra dello scorso marzo – avrebbero sancito l’esclusione di Becciu dal Conclave. Le missive, siglate con una semplice “F”, sarebbero state mostrate al cardinale giovedì scorso dal Segretario di Stato Pietro Parolin.

Becciu, in attesa del processo d’appello previsto a settembre, aveva finora sostenuto di avere pieno diritto a partecipare, in mancanza di una revoca esplicita. Ora, la rinuncia diventa ufficiale.

La scelta di Becciu contribuisce a rasserenare un Conclave che già si preannuncia delicato. Nei giorni scorsi, infatti, diversi cardinali avevano espresso preoccupazione per il clima interno e per le divisioni latenti. Il ritiro del porporato sardo viene letto come un gesto di responsabilità, volto a evitare tensioni e garantire un processo elettivo sereno e condiviso.

Fonte Immagine in Evidenza: adnkronos.com

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