Babysitter lancia un bambino dal balcone, la giovane si mostra particolarmente turbata, chiedendo, però, notizie sulle condizioni di salute del bambino.
Modena: “Ho preso il bimbo e l’ho lanciato dalla finestra; non so perché l’ho fatto; ho avuto un malore, una sorta di catalessi“, così si aprono molte delle testate giornalistiche nazionali. La notizia dell’accaduto ha destabilizzato l’Italia intera, interdetta davanti a una faccenda che coinvolge un bambino, di appena 13 mesi, e la sua babysitter, di anni 32.
Nella giornata dell’1 giugno, Monica Santi, babysitter presso una famiglia modenese, lancia il bambino di cui si stava prendendo cura dal balcone. Dopo averlo lanciato dalla finestra, la giovane si è precipitata al piano inferiore, dove ha detto parole particolarmente inquietanti alla donna delle pulizie “Il bambino adesso è libero”. Immediatamente allertati gli operatori del 118 e le forze dell’ordine.
Il giudice avrebbe deciso di convalidare l’arresto della babysitter per tentato omicidio, disponendo che sia trattenuta nella casa circondariale. La legale della giovane si è detta d’accordo con le misure adottate dal giudice, in quanto sarebbe molto più tutelata in una struttura interna.
Numerose sono le indagini da parte delle forze dell’ordine, le quali sembra stiano cercando di ricostruire in modo più accurato possibile i fatti, avvalendosi inoltre di una perizia psichiatrica, disposta dal giudice, nei confronti della 32enne.
Un malessere interiore sembrerebbe aver spinto la giovane a compiere l’atto. Questo sarebbe subentrato nel momento in cui la giovane è stata sollevata dall’incarico amministrativo che occupava nell’azienda, presso cui lavorava. La situazione, tuttavia, si è aggravata con il passare del tempo.
Nel momento in cui è stata interrogata dal giudice, la ragazza si è assunta la responsabilità delle sue azioni, dichiarando di essersi sentita avulsa dalla realtà. Una sorta di “catalessi”, come lei stessa l’ha definita.
Sotto shock la famiglia del bambino, stretta intorno al piccolo, le cui condizioni sono da ritenersi gravi. Attualmente, il bambino è ricoverato presso l’ospedale “Maggiore” di Bologna in terapia semi-intensiva. Il paese tutto si stringe intorno al dolore dei genitori, pregando affinché il piccolo possa riprendersi del tutto.
Dal canto suo, la babysitter ha chiesto prontamente notizie sulle condizioni di salute del piccolo ed è apparsa molto confusa nel momento in cui le è stato chiesto di ripercorrere l’accaduto. Si spera le indagini possano fare luce su quanto accaduto.
Angelica Giunta
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