Due inchieste distinte scuotono la politica locale in Campania. Arrestati Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, e Rosalia Anna Masi, prima cittadina (ormai dimissionaria) di San Vitaliano. Al centro delle indagini: appalti pilotati, corruzione e gestione clientelare delle amministrazioni comunali.
Massimo Coppola è finito in manette a Sorrento per induzione indebita a dare o promettere utilità. Arrestato anche il collaboratore Francesco Di Maio. Secondo la procura di Torre Annunziata, il sindaco avrebbe ricevuto 6.000 euro in contanti da un imprenditore vincitore dell’appalto da 4,5 milioni per la refezione scolastica. Già nel dicembre scorso, Coppola era stato fermato con 15.000 euro nascosti in una scatola di panettone, sospettati di essere tangenti.
Nell’inchiesta sono coinvolti 22 indagati, tra cui imprenditori e funzionari comunali. Le perquisizioni della Guardia di Finanza hanno portato al sequestro di oltre 285.000 euro in contanti, di cui una parte trovata nascosta in un tavolo da biliardo nella casa di un “sensitivo”, considerato referente occulto del sindaco.
A San Vitaliano, l’indagine della procura di Nola ha portato a otto misure cautelari, coinvolgendo non solo l’ex sindaca Rosalia Anna Masi, ma anche il marito, il comandante della municipale, l’ex responsabile dell’Ufficio Tecnico e altri funzionari. Le accuse spaziano da corruzione a turbata libertà degli incanti, passando per tentata concussione e persino depistaggio.
Secondo gli inquirenti, l’intero apparato amministrativo era “sistematicamente asservito a interessi clientelari”.
Fonte Immagine in Evidenza: agi.it
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