Il 13 luglio è stata approvata una Legge che ha l’obbiettivo di porre fine allo sfruttamento degli animali e la loro spettacolarizzazione nei circhi. Sarà vietato metterli in gabbia e utilizzarli come strumento per intrattenere il pubblico.
In ben 50 Paesi mondiali e 23 Europei è stato già posto da tempo il divieto totale o parziale di utilizzo di animali negli spettacoli. L’Italia ha, dunque, deciso di mettersi pari passo per porre fine a questa sofferenza. Il termine massimo approvato dalla Camera è di 9 mesi. Entro tale periodo il ministro della cultura Franceschini deve stilare un Decreto Attuativo che va ad aggiornare una legge decaduta del 2019. Nello specifico il decreto prevede la «revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti, specificamente finalizzata al graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse».
In un’intervista a Fanpage, il ministro Gianluca Felicetti, presidente della LAV (Lega antivivisezione italiana) comunica le tempistiche entro le quali definitivamente si avrà la totale abolizione dell’utilizzo degli animali. Il ministro spiega che «la legge delega approvata in via definitiva a luglio 2022 ha stabilito che i circhi e gli spettacoli viaggianti non possono più far riprodurre i propri animali e non possono acquisirne di nuovi da subito. Se la legge dovesse uscire a settembre, diciamo che gli animali che già hanno non potranno più essere fatti esibire dal 1 ottobre 2024.», specifica anche che «è previsto uno strumento da parte del ministero della Cultura di incentivo economico per questo passaggio. Ovviamente vanno previsti dei contributi economici affinché questo cambiamento avvenga diciamo senza polemiche».
Il ministro afferma che tutti gli animali che erano precedentemente utilizzati sono comunque di proprietà delle compagnie circensi. Situazione un po’ ambigua, in quanto si confida nella buona fede della compagnia di portare gli animali in luoghi sicuri. Tuttavia, molti paesi dell’est permettono ancora le loro esibizioni e tali compagnie potrebbero cederli ad altri circhi o agli zoo. L’obiettivo sarebbe di bloccare le nuove procedure di possedimento degli animali, la loro riproduzione e la cattura di animali già in natura, per prevenirne la loro riduzione in schiavitù.
Il loro impegno sarebbe quello di creare una vera e propria campagna che porti alla totale cura e protezione di questi animali. L’associazione stessa (anche tutte le altre animaliste), infatti, propone di occuparsene a patto che lo Stato collabori. Finalmente si inizia a porre attenzione su un tema così importante, forse per troppo tempo messo da parte. Gli animali smetteranno di essere umiliati, usati per fini non dettati dalla loro natura per puro scopo ludico. L’obiettivo è quello di creare un vero circo “moderno”, che non abbia il sapore della sofferenza animale, ma che affascini con esibizioni da acrobati e non solo, portando nelle vite un po’ di magia.
Sara Sapuppo
Fonti dati e immagini: FanPage, Corriere, UniEcampus.
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Nata a Catania nel 2000, Sara sin da bambina ha sempre voluto lasciare il segno in questo mondo, e non appena entrata nella sua adolescenza ha capito che il modo migliore per farlo era la comunicazione. Infatti, dopo essersi diplomata nel settore turistico, si scrive e frequenta sino ad ora la facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione presso l’Università di Catania.
Tra le sue passioni spiccano quelle per la musica e quella di interessarsi di ciò che accade attorno a lei quotidianamente, battendosi per la difesa di quelli che sono i diritti ( ma anche doveri eh!) umani. Per questo, cerca da qualche anno a questa parte di poter interagire con gli altri attraverso blog e i social.