Si spegne a 93 anni uno dei più grandi autori contemporanei del nostro Paese. Andrea Camilleri, celebre scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e docente ha esalato il suo ultimo respiro alle 08:20 di questa mattina, come riportato da un comunicato dell’ASL Roma 1. Era ricoverato nella capitale, all’ospedale Santo Spirito di Roma, ormai da un mese, quando un malore aveva preso il sopravvento. Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali. Le esequie, secondo quanto riporta la stessa azienda sanitaria, saranno private, come da volontà dello stesso scrittore e della sua famiglia.
Camilleri, nato a Porto Empedocle il 6 settembre del 1925 (avrebbe compiuto 94 anni a breve, dunque), inizia la sua carriera nel ’42, come regista teatrale e sceneggiatore. Dal ’45 al ’50 pubblica i primi racconti e le prime poesie, ma arriva alla ribalta molto più tardi, grazie al personaggio più rappresentativo dello scrittore: il commissario Montalbano. Il primo racconto della fortunatissima saga arriva solo nel 1994, quando pubblica per la prima volta “La forma dell’acqua“. Grazie ai romanzi dedicati al personaggio più legato alla sua carriera, Camilleri verrà insignito di innumerevoli premi come il Premio Letterario Chianti, Il Premio Letterario Cesare Pavese e l’Alabarda d’Oro.
Nel 1999 la serie sul commissario più famoso della TV viene trasmessa per la prima volta dalla Rai, prima sul secondo canale e poi sul primo. Campione di ascolti, la serie è legata indissolubilmente anche a Luca Zingaretti, l’attore che più di tutti rivolgerà un sincero saluto al maestro siciliano. Dal 2002 al 2013 viene insignito di diverse lauree honoris causa grazie ai numerosi lavori letterari. Tra queste nessuna nei 4 atenei della sua terra, mentre anche l’Università di Dublino ne ha riconosciuto l’immenso valore.
Impagabile il dono che il maestro ha saputo regalare a questo Paese e ai suoi milioni di lettori. I suoi libri sono stati tradotti in ben 120 lingue, le vendite hanno toccato addirittura le 30 milioni di copie. Di pochi giorni fa l’uscita del suo ultimo libro “Il cuoco di Alcyon“, destinato sicuramente a diventare un cult. I suoi romanzi, i suoi personaggi saranno legati per sempre alla sua figura, ma anche alla sua terra che con tanto amore ha portato alla ribalta internazionale. Un grande drammaturgo, un grande scrittore e sceneggiatore. Ma oggi, più di ogni altra cosa, ci lascia un grande siciliano e un grande italiano.
Francesco Mascali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»