Un uomo di nome Luciano D’Adamo dopo un incidente avvenuto nel 2019 perde quasi quarant’anni di memoria. Dopo l’incidente l’uomo era entrato in coma per 24 ore, al suo risveglio non ricordava più chi fossero sua moglie e suo figlio ed era convinto di avere ventiquattro anni. L’uomo, infatti, è un sessantottenne di Roma, all’epoca dell’evento ne aveva 63 anni. Al suo risveglio dopo il coma, infatti, all’infermiera aveva dato un recapito della casa dove viveva con i suoi genitori. Ma la madre del signore era morta da anni.
Una scena da film, ma che è tutto vero. Luciano non ricorda dell’euro, non ricorda di essere sposato, anzi, dice di essere fidanzato con una ragazza di 19 anni che sposerà tra pochi mesi. Inutile dire quella ragazza che “sposerà tra pochi mesi” è la sua attuale moglie che non riconosce a causa della perdita di memoria. Inoltre Luciano è un tifoso della Roma, ma non ricordava chi fosse Totti né che in quegli anni è riuscita vincere due scudetti.
Nonostante la forte ed estesa amnesia di Luciano, alcuni sforzi di parenti e amici non sono proprio vani. Ricorda infatti sia la nascita del nipote, ma anche alcuni dettagli come il disegno di una cicogna, il nome Matteo, infine una data e un numero. Quel numero era il cartellino della culla del nipotino, venuto al mondo nel 2014.
Luciano dal momento del suo risveglio sta vivendo una nuova vita circondato da psicologi e medici che giorno dopo giorno lo aiutano a recuperare la memoria.
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.