La Commissione Parlamentare Antimafia, presieduta da Rosy Bindi, farà un controllo sui candidati alle Regionali in Sicilia per le elezioni del 5 novembre 2017. Dall’ufficio di presidenza di Palazzo San Macuto, si è decisa anche una missione a Palermo per la prossima settimana, in cui verranno ascoltate le commissioni elettorali provinciali.
La richiesta di un esame delle liste era stata avanzata dal presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone, e dal candidato M5S alla presidenza Giancarlo Cancellieri. Della Commissione fa parte anche il vicepresidente Claudio Fava, candidato governatore della sinistra. Quello che emerge, in attesa dell’ufficializzazione dei nomi, è che sarebbero circa una ventina i candidati indagati o sotto processo. Il termine di presentazione delle liste è fissato per il 6 ottobre e, se il lavoro su tali liste non dovesse completarsi in tempo utile, soprattutto per via di tempistiche molto ristrette, i nominativi degli “incandidabili” verranno resi noti solo dopo le elezioni.
Non è solo per la Sicilia che la Commissione antimafia monitorerà le liste dei candidati, ma anche quelle presentate per le elezioni di tre enti: il municipio di Ostia (sciolto per mafia), il comune di Nardodipace (Vibo Valentia) e Mazzarrà Sant’Andrea (Messina), già interessati da scioglimento. Per la commissione, non si possono presentare neanche i candidati che hanno commesso reati previsti dal codice di autoregolamentazione, in virtù della legge Severino.
Marcello Strano
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