La questione degli sprechi alimentari sembra assumere sempre di più i lineamenti di un enorme pozzo senza fondo. Waste Watcher, l’Osservatorio permanente sugli sprechi alimentari delle famiglie italiane, ha deciso di mettere alla lavagna i numeri relativi al cattivo uso che si fa del cibo.
Da un conto fatto nelle tasche degli italiani, con il prezioso supporto scientifico del DISTAL (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari) di Bologna, è emerso che ogni anno degli acquisti alimentari pari a 13 miliardi di euro finiscono direttamente in pattumiera: settimanalmente, 6,7 € del budget domestico vengono letteralmente “divorati”.
Dalla relazione emerge, tuttavia, che un italiano su due, ovvero il 51% degli intervistati, compila la famigerata lista della spesa nel tentativo di arginare gli sprechi. E di conseguenza 4 italiani su 5 (l’81%) hanno dichiarato di gettare il cibo nell’immondizia soltanto dopo averne riscontrato l’effettivo deterioramento. Ben 9 su 10 dei soggetti interpellati, inoltre, hanno assicurato di controllare abitudinariamente l’etichetta dei prodotti acquisiti, confermando al contempo l’impatto negativo degli sprechi alimentari sull’ecosistema ambientale. Infine, secondo il 90% della popolazione, la soluzione al problema potrebbe arrivare dal mondo della scuola, attraverso l’insegnamento dell’educazione alimentare durante le ore di lezione.
Gabriele Mirabella
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Classe ’92, calcio e giornalismo (e la buona tavola) sono il suo “pane quotidiano”. Tra le fantasie più recondite, quella di comparire tra le figurine Panini, pur non avendo mai giocato in Serie A. Ogni tanto si diletta con telecronache improvvisate di match inesistenti, tuttavia gli amici vorrebbero che sostituisse Beppe Bergomi a FIFA. Il suo sogno nel cassetto? Commentare una finale dei Mondiali.