Il difensore dell‘Inter, Francesco Acerbi, è stato assolto dal giudice sportivo per la presunta offesa razzista ai danni di Juan Jesus. Nel match di domenica sera del 17 marzo il difensore del Napoli lamentò un appellativo con l’arbitro La Penna da parte di Acerbi. Secondo il giocatore brasiliano sembra che Acerbi gli abbia detto una frase facendo riferimento anche al suo colore di pelle. Dai video si può vedere, infatti, che i due calciatori discutono con Juan Jesus sempre serio e irritato e Acerbi con che cerca di ridere sulla conversazione.
Nei giorni seguenti Juan Jesus tramite un post affermerà di aver ricevuto delle scuse dal giocatore dell’Inter. Nel post, però, si legge anche che Acerbi abbia cambiato la sua versione davanti ai microfoni. Una versione cambiata più volte a tal punto da affermare che Juan Jesus abbia frainteso. Suscitando, quindi, una certa rabbia da parte del giocatore brasiliano.
Oggi, 26 marzo, era previsto il verdetto finale per il caso Acerbi-Juan Jesus. Il giudice sportivo, alla fine, ha deciso di assolvere il giocatore italiano dell’Inter. Tra la varie ipotesi riguardo il verdetto finale, una era la sospensione del giocatore fino a fine campionato. Nel caso fosse successo, anche l’Inter lo avrebbe messo fuori squadra. La società, infatti, da sempre rimprovera tali atteggiamenti.
Secondo però le dichiarazione del Giudice Sportivo il fatto non sussiste. Non si sono testimoni che possa testimoniare quanto accaduto in campo, ma il solo Juan Jesus a testimoniare per sé stesso. Quindi l’assoluzione del giocatore è avvenuta per mancanza di prove. E allo stesso tempo, il giocatore brasiliano non può fare nemmeno ricorso proprio per queste motivo. Acerbi quindi potrà allenarsi e giocare ancora con l’Inter e scenderà in campo nel match contro l’Empoli il primo di aprile. Non rischia nemmeno di lasciare la nazionale e quindi essere ancora tra i papabili candidati per l’Europeo in Germania.
Foto: CalcioMercato.it
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.