Xylella: prima scoperta in Olanda. È emergenza europea. È arrivata in Belgio, Spagna, Francia, Germania ed ora anche in Olanda.
La xylella si sta diffondendo in tutta Europa, in particolare in Francia, Spagna e Germania e non è più certo un problema solo italiano e tanto meno della Puglia. Ora il batterio è stato per la prima volta individuato in territorio olandese, dove è stato accertato un focolaio in un giardino di un edificio a Noordwijkerhout, un comune situato nella provincia dell’Olanda meridionale. Lo rendono noto fonti ufficiali dell’Autorità olandese per la sicurezza alimentare (NVWA), citata da diversi media transalpini. Il portavoce ha riferito che la pianta, una Coffea, che presentava sintomi come l’ingiallimento deciduo e perdita di foglie, è stata immediatamente distrutta in conformità con i regolamenti dell’UE. Non sono previste misure aggiuntive da parte della NVWA. Il batterio è stato individuato grazie ai controlli rinforzati messi in atto da qualche settimana, su una pianta di Coffea. Inoltre non è stata imposta una zona cuscinetto.
Il clima olandese è considerato tradizionalmente troppo freddo per ospitare i batteri, che è probabilmente il motivo per cui non è stato trovato fino ad ora. La xylella non è solo un problema pugliese e nemmeno nazionale, ma un problema, a tutti gli effetti, europeo, perché è arrivata in Corsica e Costa Azzurra, in Germania, nelle isole Baleari in Spagna, un’altra nella zona di Alicante, un’altra in Andalusia, in Belgio ed ora in Olanda. La presenza del batterio killer xylella, fastidioso anche nei Paesi Bassi, dimostra quello che abbiamo sempre detto: l’emergenza xylella è di carattere sovranazionale e la risposta si deve generare da pareri unitari. È inoltre una dimostrazione che tutti dobbiamo sentirci impegnati a combattere questa particolarissima problematica, nessuno escluso, dell’emergenza fitosanitaria che sta minacciando gli ulivi salentini.
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