Arrivano ulteriori conferme riguardo alla presenza di acqua su Marte. L’esito di un’indagine condotta da un pool di scienziati dell’University of Pennsylvania, coordinati dal geofisico Douglas Jerolmack, ha messo in luce che in passato sul pianeta rosso scorressero fiumi di grossa portata. Per dimostrare il rapporto tra forma, perdita di massa e azione di agenti liquidi, i ricercatori hanno effettuato due distinte simulazioni: una a Porto Rico e l’altra all’interno di un canyon dello Stato federale del New Mexico, un paesaggio piuttosto similare a Marte.
I risultati dell’esperimento scientifico sono stati corroborati da una relazione del matematico ungherese Gabor Domokos, docente presso l’Università di Tecnologia e di Economia di Budapest, e messi a confronto con le immagini del cratere Gale scattate dal rover della NASA Curiosity. Dal test è emerso che l’accumulo di detriti e ciottoli venisse trascinato dalle correnti fluviali addirittura per un raggio di 50 chilometri e il materiale perdesse fino al 20% di massa a causa dell’azione d’urto. In attesa di nuovi sviluppi è stato confermato che su Marte attualmente esistono soltanto brevi corsi d’acqua di carattere torrenziale.
Gabriele Mirabella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Classe ’92, calcio e giornalismo (e la buona tavola) sono il suo “pane quotidiano”. Tra le fantasie più recondite, quella di comparire tra le figurine Panini, pur non avendo mai giocato in Serie A. Ogni tanto si diletta con telecronache improvvisate di match inesistenti, tuttavia gli amici vorrebbero che sostituisse Beppe Bergomi a FIFA. Il suo sogno nel cassetto? Commentare una finale dei Mondiali.