Questa notte si ritornerà dopo sette mesi all’ora solare, spostando un’ora indietro le lancette dell’orologio. Adesso le giornate saranno più corte e intorno alle 18 già il cielo sarà buio, cosa che a qualcuno potrebbe far storcere il naso, in quanto le giornate estive saranno solo un ricordo. Oltre a loro però c’è chi al contrario vede questo cambiamento, tipico del periodo invernale, come positivo, in quanto l’imbrunire del cielo in anticipo dà alla propria giornata un senso di ordine.
Si va quindi da una sensazione di totale dinamismo e confusione tipica della stagione calda a una di rigidità e di staticità caratteristica di quella fredda. Ciò viene provato anche in altri Stati occidentali, nei quali l’ora legale viene utilizzata, mentre non avviene in Russia, India, Argentina e parte dell’Australia. Nel nostro Paese l’ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1916, con il decreto legislativo 631. In seguito venne abolita e ripristinata più volte fino alla sua definitiva entrata in vigore da un punto di vista legislativo nel 1965 e in pianta stabile a partire dall’anno successivo.
L’obiettivo di questa decisione fu quello di diminuire i consumi di energia elettrica durante i mesi estivi e quello che avviene la prossima notte sarà quindi il ritorno all’ora naturale. Ma, malgrado ciò. negli ultimi anni in molti si sono battuti per la totale abolizione del cambio dell‘ora e nel 2018 le adesioni in questa direzione sono giunte a ben 4 milioni, In seguito la Commissione europea fece una proposta che venne votata dal Parlamento Europeo nel marzo 2019, lasciando a ogni singola nazione la facoltà di decidere se abolirla o meno.
In tal senso infatti il prossimo anno sarà nevralgico in tal senso perché si deciderà se continuare con il cambio dell’ora o meno.
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Giuliano è nato a Catania nel 1989 e sin dai tempi della scuola elementare, guardando soprattutto i telegiornali, sviluppa una forte passione per il giornalismo e soprattutto il desiderio di intraprendere questa strada. Ha una laurea triennale in lettere moderne e sta per conseguire la magistrale in Storia e cultura dei paesi mediterranei al dipartimento di Scienze Politiche di Catania. Tra i tempi del liceo e quelli della triennale ha tentato la carriera di musicista e il suo ingresso nel mondo dell’editoria avviene nel 2016, quando comincia a scirvere per Newsicilia, quotidiano online per il quale si occupa di cronaca cittadina, viabilità in particolare, sindacale, attualità, ambiente e inquinamento, sport e cultura. Tra le sue grandi passioni il calcio, l’enogastronomia, la musica, la storia, la ricerca, i viaggi, lo studio dell’evoluzione dei luoghi, in particolar modo per Catania, e di quella delle infrastrutture in Sicilia. Per ogni cosa, mai arrendersi davanti alle difficoltà, anche quando sembrano insuperabili.