È risaputo che il nostro cervello tenda a ricordare principalmente ciò che gli è, o potrebbe tornargli, utile, rimuovendo informazioni di cui poco gli importa. Come volti appena visti, nomi appena sentiti, e tutto ciò che, di fondo, serve a poco nella vita di tutti i giorni. Poi, invece, ci sono quelle informazioni le quali si conservano, volenti o nolenti, nei cassettini della memoria e che ritornano in auge una volta ricercate. Tuttavia, se avessimo l’opportunità di ricordare anche quei dati che, apparentemente, non ci servono a fini pratici, ne approfitteremmo, o resteremmo ancorati ai buoni e vecchi metodi mnemonici?
Come riporta Panorama, infatti, 5 fra i geni della memoria migliori al mondo e provenienti dalla Champions League delle sinapsi (nello specifico, Bernd Evers, Sri Vyshnavi Yarlagadda, Matteo Salvo, Paolo Giancola e Silvio di Fabio) spiegano come fare a memorizzare stringhe lunghissime di dati attraverso metodologie funzionanti al 100%. Ma di quali metodi stiamo parlando?
In particolare, ciò che raccomandano siffatti geni è quello di, non solo, visualizzare le informazioni nella propria mente, ma di farlo attraverso l’associazione di quest’ultime ad altri elementi contestuali. Inserire, per esempio, i dati in luoghi fisici a noi familiari, o che pratichiamo più facilmente, della nostra casa o della nostra vita in generale, al fine di recuperarli intonsi una volta recatici in questi spazi. Insomma, affibbiare, come suddetto, un’immagine significativa a quel determinato concetto, e che ci aiuti a ricordarlo come se l’avessimo memorizzato da pochissimo tempo. Senza dimenticare la concentrazione naturalmente.
Non è semplice applicare determinati ragionamenti o metodologie, soprattutto se mnemonicamente si è deboli, ma i suddetti sistemi nascono proprio con quest’intento, aiutare i cosiddetti “smemorati” a ricordare quante più cose possibili, anche le più banali. E, nel frattempo, rafforzare anche quella dei più ferrati in termini di memoria; nonostante, a volte, non sia salutare ricordare alcune cose.
Anastasia Gambera
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