Un gruppo di ricercatori cinesi ha identificato un nuovo coronavirus nei pipistrelli. Denominato HKU5-CoV-2, presenta alcune caratteristiche simili al SARS-CoV-2, il virus responsabile del Covid-19. La scoperta, realizzata dalla virologa Shi Zhengli e dal suo team presso l’Istituto di Virologia di Wuhan, evidenzia la potenziale trasmissibilità del virus all’uomo attraverso il recettore ACE2, lo stesso utilizzato dal SARS-CoV-2.
Shi Zhengli è una virologa cinese specializzata nello studio dei coronavirus nei pipistrelli. Con oltre vent’anni di esperienza, ha condotto ricerche approfondite nelle grotte del sud della Cina, identificando diversi coronavirus potenzialmente pericolosi per l’uomo. Il suo lavoro è stato al centro di controversie durante la pandemia di Covid-19, a causa delle speculazioni sull’origine del SARS-CoV-2 e sulla possibilità che il virus sia sfuggito accidentalmente dall’Istituto di Virologia di Wuhan. Shi ha sempre respinto queste accuse, sottolineando l’importanza della ricerca sui coronavirus per prevenire future epidemie.
I pipistrelli sono considerati serbatoi ideali per numerosi virus a causa delle loro peculiari caratteristiche biologiche e immunologiche. Studi condotti dall’Istituto Pasteur di Parigi e del Laos hanno identificato tre nuovi coronavirus molto simili al SARS-CoV-2 nei pipistrelli del Laos. Anche in Europa sono stati scoperti virus della stessa famiglia della SARS e della MERS.
Nel 2023, ricercatori britannici hanno identificato nuovi coronavirus simili alla SARS nei pipistrelli locali. Uno di essi presentava una proteina spike in grado di legarsi ai recettori umani, sebbene con una minore affinità rispetto a SARS-CoV-2, rendendo improbabile un contagio diretto degli esseri umani. Tuttavia, la continua evoluzione dei virus nei pipistrelli solleva preoccupazioni per future mutazioni potenzialmente pericolose.
Secondo i ricercatori il nuovo virus appartiene al sottogenere merbecovirus, che include anche il MERS-CoV, responsabile della Sindrome respiratoria mediorientale (MERS). L’HKU5-CoV-2 è stato identificato per la prima volta in un pipistrello giapponese a Hong Kong e gli scienziati ipotizzano che possa essere trasmesso direttamente dai pipistrelli o tramite ospiti intermedi. Studi precedenti hanno suggerito che il SARS-CoV-2 abbia seguito un percorso simile, con una possibile origine nei pipistrelli e il passaggio attraverso un altro animale prima di infettare gli esseri umani.

Esperimenti in laboratorio – Fonte Foto: Adnkronos
Esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che il virus è in grado di infettare cellule umane e colture di tessuti simili a organi respiratori e intestinali. Gli scienziati di Wuhan sostengono che il nuovo virus abbia una gamma di ospiti più ampia rispetto ai suoi predecessori, pur riconoscendo che il rischio di diffusione nelle popolazioni umane non debba essere esagerato.
A questo proposito, uno studio dell’Università di Washington a Seattle ha suggerito che, sebbene il ceppo HKU5 possa legarsi ai recettori ACE2, la sua efficienza nel farlo sarebbe molto inferiore rispetto al SARS-CoV-2.
Diverse figure autorevoli nel campo della virologia ed epidemiologia hanno espresso il loro parere sulla scoperta. Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano, sottolinea l’importanza di monitorare questi virus senza generare allarmismi. Secondo lui, la ricerca su questi patogeni è fondamentale per prevenire future pandemie e migliorare la nostra capacità di risposta.

Dott. Giovanni Rezza – Fonte Foto: Fanpage
L’epidemiologo Gianni Rezza, professore all’Università Vita-Salute San Raffaele, ritiene che la scoperta del virus non implichi necessariamente che si verificherà un salto di specie in grado di causare una nuova pandemia. Tuttavia, evidenzia l’importanza del monitoraggio e della sorveglianza epidemiologica per valutare il potenziale pandemico di questi agenti infettivi.
Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, invita alla cautela rispetto ai dati provenienti dalla Cina, sottolineando la necessità di una maggiore condivisione delle informazioni scientifiche a livello globale.
Infine, Matteo Bassetti, direttore di Malattie Infettive all’ospedale San Martino di Genova, esprime preoccupazione per la possibilità che il nuovo virus possa essere altamente patogeno per l’uomo. Secondo lui, la comunità scientifica occidentale deve rimanere vigile e prepararsi con sequenziamenti, farmaci e vaccini nel caso in cui emergano segnali di trasmissibilità umana.
La scoperta del nuovo coronavirus HKU5-CoV-2 evidenzia ancora una volta l’importanza della sorveglianza epidemiologica e della ricerca sui virus emergenti. Sebbene il rischio immediato per l’uomo sembri limitato, gli esperti concordano sulla necessità di monitorare costantemente l’evoluzione di questi patogeni per prevenire eventuali emergenze sanitarie globali. La comunità scientifica dovrà continuare a studiare questi virus per sviluppare strategie efficaci di prevenzione e contenimento, evitando inutili allarmismi ma mantenendo alta l’attenzione sulla salute pubblica.
Fonte Foto in Evidenza: la Repubblica
Alice Turrisi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.
NBA: Thunder senza limiti, avvio da incubo per i Mavericks
Il Catania batte l’Altamura: il pensiero dopo una notte (da primi) di sogni!
Scegliere l’auto in Sicilia per la città: caratteristiche e accessori
La fuga di Norris, la luce di Antonelli, un Piastri in caduta libera
Serie C, Catania-Altamura: segui il live-match dallo stadio “Massimino”
Champions League: colpaccio Atalanta, il Napoli non si sblocca