Restaurato il reparto di oncologia del Policlinico di Catania: ogni singola modifica apportata è stata fatta appositamente per aiutare i bambini e le famiglie a vivere la fase della malattia nel miglior modo possibile, nonostante tutto. L’arte può aiutare i piccoli a mettere su carta i propri sogni, abbandonando la paura causata dalla patologia.
CATANIA – Il progetto, denominato LAD Project e approvato dalla Onlus LAD (associazione formata da psicologi e psicoterapeuti impegnati nell’intervento sui bambini affetti da neoplasie), in collaborazione con la Fondazione dell’ordine degli architetti di Catania, ha preso vita dall’idea di due professionisti: la psicologa Cinzia Favara Scacco e suo marito, l’architetto Emilio Randazzo. Secondo la dottoressa, che da tempo ormai accompagna bambini e adolescenti con le rispettive famiglie lungo il difficile cammino della malattia, è giusto che i piccoli pazienti possano vivere il tutto in maniera diversa. Il reparto, formato da 12 posti letto più i due dell’area trapianti, ha le stanze colorate, rispettivamente, da uno dei tre colori utilizzati: giallo limone, verde mela e rosso ciliegia, camere inoltre senza alcuna numerazione. Infine, vi è una grande parete di vetro che divide i vani dalla sala d’aspetto per consentire ai genitori di comunicare visivamente con i propri figli costretti all’isolamento per motivi terapeutici. L’obiettivo del nuovo settore oncologico del Policlinico è quello di curare i bambini, prendendosi allo stesso tempo cura di loro.
In seguito a diversi eventi di raccolta fondi svoltisi nel 2011, oltre all’aiuto di banca UniCredit, finalmente il progetto è diventato realtà. All’interno del reparto è anche presente uno spazio polivalente che funge da laboratorio di arte terapeutica: l’arte, infatti, è un efficace mezzo mediante cui poter permettere ai pazienti di trasmettere su carta pensieri violenti e paure, trasformandoli in sogni. Per gli adolescenti, invece, è stata implementata un’area dotata di computer attraverso cui poter creare, grazie all’aiuto di video maker della Fondazione Alta Mane, diari personali. Catania e l’architettura insieme per amore dei bambini che, a causa di malattie terribili, pensano sia tutto finito: grazie invece alla solidarietà di varie persone ed enti, la paura dei piccoli pazienti potrà svanire nel nulla per mezzo di un disegno.
Anastasia Gambera
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