NEW YORK – Tra meno di duecento anni The Big Apple potrebbe essere inghiottita dall’Oceano Atlantico. A manifestare questa catastrofica previsione sono stati gli autori di uno studio pubblicato sulle pagine del settimanale Science, tra le più autorevoli e prestigiose riviste di divulgazione scientifica in circolazione. Ormai è appurato da gran parte dell’opinione pubblica mondiale che il surriscaldamento globale, dovuto all’azione dell’uomo, avrà come conseguenze lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento di alcuni metri delle acque terrestri. In primo luogo non saranno risparmiati quei centri abitati edificati sul livello del mare, come la nostra Venezia.
Gli esperti si sono soffermati ad analizzare la congiuntura di New York. In base alle prospettive future intorno all’anno 2200 le acque dell’Atlantico dovrebbero toccare i cinque distretti della City. In particolar modo saranno interessate l’area sud di Manhattan, le isole adiacenti (inclusa Liberty Island dove poggia la Statua della Libertà), parte del Bronx, di Brooklyn, del Queens e di Staten Island. Allo stesso modo rischiano di sprofondare anche le zone dove sono collocati i tre principali scali aeroportuali: JFK, Newark e LaGuardia. Dalle osservazioni fatte dagli scienziati emergono scenari alquanto apocalittici che descrivono New York come l’Atlantide del Terzo Millennio.
Gabriele Mirabella
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