Nella giornata di oggi, sabato 5 giugno, va in scena la quarantasettesima edizione della Giornata Mondiale dell‘Ambiente, un evento che ogni anno vede impegnati i governi, le imprese e i cittadini nella tutela dell’ecosistema dell’intero pianeta. Proprio il ripristino dell’ecosistema sarà l’oggetto di questa nuova edizione e, come ben sappiamo, si tratta di un obiettivo da raggiungere entro i prossimi nove anni. Ciò che il World Environment Day vuole ispirare è un cambiamento globale e collettivo positivo su tutti i temi ambientali, portando gli individui a pensare in maniera più consapevole al modo attraverso il quale consumano ciò che hanno.
Altro proposito della Gioranta Mondiale dell’Ambiente è quello di coinvolgere le imprese a sviluppare modelli economici e produttivi che hanno una maggiore propensione al green. Il primo passo è quello di convincere gli agricoltori – e più nel complesso i produttori di generi alimentari – a produrre in modo più rispettoso, un comportamento che a sua volta porterebbe i governi a investire il più possibile nel ripristino degli ecosistemi naturali. Una parte della popolazione che viene coinvolta e che assume un ruolo non indifferente in questa mission è quella degli insegnanti – e più in genere degli educatori – che hanno il compito di “instradare” generazioni.
I dati: nell’ultimo secolo metà delle zone umide mondiali è stata distrutta e il 50% delle barriere coralline presenti nel mondo è scomparso, con il rischio di arrivare al 90% entro il 2050. L’edizione odierna farà tappa in Pakistan, ma a vivere in modo particolare questa giornata sarà anche un luogo italiano.
Si tratta della zona di Capo Murro di Porco e di Penisola Maddalena a Siracusa, sottoposta a vincolo nel 2011 e inserita nel Piano Regionale nel 2015, ma che ancora non ha visto l’istituzione della riserva naturale e che viene minacciata dalla cementificazione. Legambiente, per questa occasione e per rivendicare l’istituzione della riserva, ha programmato un flash mob.
Giuliano Spina
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