La crisi sanitaria ha cambiato in maniera incisiva l’attenzione rivolta alla salubrità dell’ambiente che ci circonda, tanto che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha indetto nel 2020 la proclamazione dell’“Anno internazionale della salute delle piante”. Un interesse crescente riassunto nel Radicepura Garden Festival di Giarre, in cui la collettività è invitata a riflettere sull’importanza del mondo vegetale.
È così che il parco botanico Radicepura ospita fino al 19 dicembre la terza edizione della Biennale del Giardino Mediterraneo: evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio che è caratteristica del bacino del Mediterraneo, con eventi, installazioni artistiche, dibattiti, appuntamenti enogastronomici e la creazione di orti.
Emblematiche le parole di Emanuela Rosa Clot – Direttrice della rivista “Gardenia”: “Dietro quel cancello c’è il giardino dell’Eden. Mediterraneo, ovviamente, come ci immaginiamo il paradiso terrestre. Ma non è opera divina. Certo, da lassù avranno benedetto il lavoro, ma questo è il frutto tutto umano di una famiglia straordinaria, la famiglia Faro”. Il riferimento è al Cav. Venerando Faro e i suoi figli, che hanno dato vita al parco, apportando in esso il loro sapere florovivaistico in quei 5 ettari che albergano oltre 7000 varietà di piante.
Un vero angolo di paradiso in cui è stato ricreato un ecosistema in cui riescono a convivere e prosperare tanti vegetali diversi, con l’opportunità di fare della visita al parco un’occasione di formazione e sensibilizzazione. Come dichiarato da Ernesto Grassi, responsabile della rubrica “Integratori” di Healthspring: “Equiseto per rimineralizzare le ossa, rosa canina da cui estrarre la vitamina C e canapa da cui ricavare il principio naturale CBD, sono piante che comunemente viste in un giardino non significano niente agli occhi di molti, ma possiedono composti di alto valore benefico per la salute ed il benessere su cui si basano anche molti dei farmaci consigliati dalla medicina convenzionale”.
Proprio in mezzo a tale biodiversità vengono coinvolti grandi esponenti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura, giovani designer, studiosi, istituzioni pubbliche e imprese private. L’ampio respiro internazionale di questo Festival permette anche che sia l’occasione giusta per presentare il bello della terra siciliana oltre i propri confini. Conoscenza che passa attraverso il dialogo culturale su temi che sono i pilastri per la nostra sopravvivenza: la sicurezza alimentare, l’approvvigionamento di materie prime, la biodiversità e le differenze degli ecosistemi agricoli, forestali, acquatici e di altro genere.
L’interrogativo chiave è cosa ci aspetta senza cambiamenti anche drastici sul nostro rapporto con il verde, ragione per cui il tema di questa edizione è “ Giardini per il futuro”. A pressioni condivise non più solo dai movimenti ambientalisti più radicali, che hanno portato alla celebrazione della Giornata Mondiale dell’Ambiente di giugno.
Foto: bk_advtravir / pixabay
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