Il Festival dello Sviluppo Sostenibile, giunto alla sua settimana edizione, vanta un programma itinerante di 17 giorni che toccherà cinque città italiane: Napoli, Bologna, Milano, Torino e Roma.
Organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) con la media partnership della Rai e dell’ANSA, la programmazione del Festival si sviluppa su 24 eventi principali a cura del promotore e dei suoi gruppi di lavoro in collaborazione con le cinque amministrazioni locali e le università delle città interessate.
Ogni città svilupperà un particolare aspetto del tema della sostenibilità, caratterizzandone così gli aspetti principali.
La sostenibilità sociale verrà raccontata a Napoli dall’8 al 10 maggio. A Bologna si svilupperanno le principali sfide di quella ambientale dall’11 al 14 maggio. Milano, invece, dal 15 al 17 maggio, con le sue fiorenti realtà imprenditoriali, sarà la culla del calendario eventi dedicato alla dimensione economica della sostenibilità. Di cultura se ne discuterà a Torino dal 18 al 22 maggio mentre, l’ambito istituzionale, sarà il protagonista della tappa Romana dal 23 e 24 maggio.
L’incontro conclusivo, dove si tireranno le somme di questi 17 giorni di lavoro, si svolgerà alla Camera dei Deputati.
Grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), il Festival dello Sviluppo Sostenibile si aprirà al mondo e potenzierà un approccio olistico nei confronti della sostenibilità.
Con una serie di eventi organizzati nelle Ambasciate e negli Istituti di Cultura italiani all’estero, l’organizzazione sottolinea l’interdipendenza tra Stati e continenti nell’affrontare sfide sempre più globali legate all’ambiente, alla società e all’economia.
“Il nostro impegno si realizza su scala locale, nazionale e globale– sottolinea il Presidente dell’Alleanza Pierluigi Stefanini nel comunicato stampa di ASviS– .Purtroppo, ci muoviamo in un contesto segnato dalla crescente interdipendenza delle crisi ambientali, sociali ed economiche, come quelle derivanti dalla pandemia, dell’aggressione russa all’Ucraina e dalle sempre più evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici. Questioni complesse che richiedono di essere affrontate rapidamente con soluzioni sistemiche e ambiziose, se vogliamo davvero garantire alle generazioni presenti e a quelle future di abitare in un mondo più giusto e sostenibile di quello attuale”.
“Per raggiungere i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 in Italia bisogna fare scelte urgenti da parte del settore pubblico e privato, anche alla luce della modifica degli Articoli 9 e 41 della nostra Costituzione. Occorre poi attuare pienamente il Pnrr, orientando alla sostenibilità anche gli investimenti finanziati dai fondi comunitari e nazionali 2021-27 e dal RePowerUe” – aggiunge il Direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini.
“Nel corso di quest’anno sono in programma importanti appuntamenti internazionali. Dalla presentazione all’ONU della prima Voluntary review dell’Ue sull’attuazione dell’Agenda 2030 al summit delle Nazioni Unite di settembre sul medesimo argomento con la partecipazione dei capi di Stato e di Governo, dopo il quale l’Italia assumerà la Presidenza del G7.
Il nostro Paese – continua Giovannini – è chiamato quindi a giocare un ruolo importante e il Festival è un’occasione straordinaria per condividere l’impegno delle istituzioni, delle aziende e della società civile nel cammino verso lo sviluppo sostenibile”.
Giulia Bergami
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Nata nel 1996 a Bologna, Giulia Bergami ha una missione nella vita: raccontare il mondo che la circonda.Laureata nel 2018 in Scienze della Comunicazione a Bologna, prosegue i suoi studi conseguendo nel 2020 il titolo magistrale nella facoltà di Management e Comunicazione d’Impresa di Modena e Reggio Emilia con una tesi sperimentale sulla CSR e la Responsabilità Sociale d’impresa nell’industria farmaceutica. Da quasi 5 anni collabora con alcune testate giornalistiche del territorio per raccontare le persone di Bologna, le loro vite, i successi e le sfide quotidiane, meglio ancora se giovani, intraprendenti e con la voglia di “spaccare il mondo”. Al contempo, lavora nella Comunicazione d’Impresa e delle Media Relations in ambito salute. Sia per supportare il lavoro delle associazioni pazienti sia a fianco di aziende e altre realtà del settore. Forse non sarà l’Oriana Fallaci 2.0 del futuro, ma intanto è così “famosa” da avere una biografia su internet. Prossimo passo? Una pagina di Wikipedia interamente dedicata a lei.