L‘inquinamento atmosferico, causato dalle emissioni di CO2, incombe nel nostro pianeta causando dei seri problemi all’ambiente che ci circonda nonché alla salute dell’uomo. Per catturare e quindi abbassare di gran lunga le emissioni di CO2, in Australia è stata sviluppata una nuova tecnologia. La Repubblica ci spiega che essa consiste nel catturare le emissioni di anidrite carbonica e trasformarle in calcestruzzo o in altro materiale utile per le costruzioni. Il processo è stato presentato dalla compagnia australiana Mineral Carbonation International (MCI), nell’Università di Newcastle a nord di Sydney, ed è stato prontamente avviato uno speciale programma di ricerca. La nuova tecnologia combina in modo permanente il carbonato solido di CO2 con polvere di serpentinite, cioè la roccia i cui minerali vengono trasformati nella pietra conosciuta con il nome di Serpentino.
«Abbiamo bisogno di soluzioni al cambiamento climatico. Come l’adozione delle energie rinnovabili nella produzione di energia. La nostra tecnologia mira ad aiutare a decarbonizzare industrie come cemento, acciaio e produzioni chimiche», ha spiegato il direttore capo della MCI, Marcus Dawe. In realtà la nuova tecnologia imita, anche se in velocità di gran lunga maggiore, il processo naturale causato dalla pioggia e dagli altri agenti atmosferici che forma in milioni di anni le comuni rocce. «Questi carbonati e prodotti secondari del silicio possono essere usati in prodotti edilizi come calcestruzzo e cartongesso, creando materiali da costruzione verdi, di cui vi è una grande richiesta dal settore», ha affermato Dawe.
Il Serpentino è considerato una vera risorsa per contrastare l’avanzamento dell’inquinamento atmosferico, ed è tranquillamente reperibile in natura. La sfida per Dawe e per il suo team è quella di produrre il materiale in una scala sufficiente e ad un prezzo limitato. «Il potenziale maggiore sta nei quattro miliardi di tonnellate di cemento che si produce nel mondo ogni anno», ha concluso.
Valentina Friscia
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