La morte è forse il più grande disastro naturale che la specie umana ha mai affrontato; secondo le stime attuali, circa 56 milioni di persone muoiono ogni anno, cioè quasi 2 persone ogni secondo nel mondo. L’ingegno umano, invero, ha portato ad un’estensione radicale della nostra vita. Dall’età del bronzo, fino al 20esimo secolo, l’aspettativa di vita umana alla nascita è cambiata da circa 25-35 anni a quella attuale di 70 anni, fermo restando che nei luoghi in cui le economie sono più ricche si arriva addirittura fino agli ottanta.
A differenza della maggior parte degli esseri viventi siamo, per quanto ne sappiamo, l’unica specie in grado di contemplare la nostra morte. L’autore argentino Jorge Luis Borges diceva : «Le altre creature lottano conoscendo solo la vita fino a quando il loro momento arriva. Fatta eccezione per l’uomo, tutte le creature sono immortali, perché sono ignoranti della morte». Questa radicata volontà di vivere, in combinazione con la nostra conoscenza vivida di quello che verrà, ha spinto il genere umano a combattere le malattie, migliorare la nostra salute, la nutrizione e la sicurezza. A differenza di qualsiasi altro momento della storia umana, però, si è giunti ad un punto di svolta fondamentale in questa ricerca. L’umanità ha ora la possibilità di estendere in modo significativo la nostra vita, forse anche in perpetuo. Oggi, infatti, è stato elaborato un nuovo progetto dal nome 2045 Initiative, fondato dall’imprenditore russo Dmitry Itskov nel febbraio 2011, con la partecipazione dei principali specialisti russi in materia di interfacce neurali, robotica, organi e sistemi artificiali.
I principali obiettivi del 2045 Initiative sono: la creazione e la realizzazione di una nuova strategia per lo sviluppo dell’umanità che soddisfi le sfide della civiltà globale; la creazione di condizioni ottimali per l’illuminazione spirituale dell’umanità; e la realizzazione di una nuova realtà futuristica basato su 5 principi: alta spiritualità, di alta cultura, di alta etica, alta scienza e alte tecnologie. Il programma mira a creare tecnologie di trasferimento della personalità di un individuo a un vettore non biologico, così estendendo la vita, fino all’immortalità. Così il team di 2045 Initiative sta lavorando alla creazione di un centro di ricerca internazionale in cui saranno impegnati i principali scienziati nella ricerca e sviluppo nel campo della robotica antropomorfa, principalmente sui sistemi del cervello e della coscienza con l’obiettivo di raggiungere l’immortalità cibernetica.
Marcello Strano
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