Grazie alle performances di alcuni insospettabili, da Michele Vitali a Aleksa Avramovic, da Oliver Lafayette a Jonathan Tavernari, al termine della 2^ giornata di ritorno cambia leggermente la geografia del campionato italiano, in vetta al quale torna dopo una prova di grande cuore la Germani Basket Brescia.
Quello del PalaDelMauro fra Avellino e Brescia era chiaramente il match clou del diciassettesimo turno di Serie A, quello più atteso e intrigante, e come tale non ha deluso le aspettative. Ci sono voluti infatti 45 minuti per venire a capo di un incontro ad alto punteggio molto combattuto, giocato con intensità e a denti stretti da parte di entrambe le compagini: a risolverlo per gli ospiti (alla terza vittoria consecutiva) ci ha pensato il più giovane dei fratelli Vitali, Michele, autore della tripla decisiva per il 96-95 finale, perla di una prestazione di assoluto rilievo fondamentale per i suoi nell’economia della gara.
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Per prevalere nella tana della Scandone, Brescia aveva bisogno di tirar fuori una grande prova collettiva puntando anche al fatto che chiunque si alzasse della (corta) panchina desse un contributo importante e Vitali, tra tutti, ha risposto presente lasciando il segno quando più contava (12 punti dei suoi 17 tra 4°quarto e overtime) e permettendo così ai lombardi di resistere alle folate di un indemoniato Jason Rich (29 punti in 42 minuti con alcune giocate davvero sopraffine) dall’altra parte.
Non sono mancati dunque agonismo e colpi di scena ma alla fine i due punti in tasca li ha messi la Leonessa Brescia, in grado in questa maniera di riguadagnare la testa della graduatoria da sola e distanziare al contempo dietro di sé proprio la Sidigas, in compagnia ora di Milano e Venezia (vittoriosa a Trento nel rematch della finale scudetto dello scorso anno) a quota 24 punti di una classifica che in realtà è cortissima visto che le migliori nove si trovano tutte nell’arco di soli sei punti dopo l’ultima giornata.
Una giornata in cui, anche grazie alla perfomance di Vitali, la classe operaia ha raggiunto la propria sublimazione attraverso gli exploit di altri giocatori che, di solito relegati a un ruolo e a compiti di gregariato, in questo circostanza si sono rivelati tutti indispensabili per dare il successo alle proprie formazioni.
Basket, Wells regala il derby a Varese: Milano lascia Brescia sola in vetta https://t.co/bBsjiNhAJT
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Il primo è Aleksa Avramovic, guardia serba della Openjobmetis, che sostenendo in pratica da solo la responsabilità di portare sostanza e punti dalla panchina ha sfoderato una prestazione da 18 punti (con un bel 4/6 dalla linea dei 6,75m) in 21 minuti che di fatto lo ha reso, assieme a Wells (23 in 37’), l’MVP e il vero protagonista della inaspettata vittoria di Varese su un’Olimpia affidatasi tantissimo al tiro dalla distanza (36 conclusioni prese dai biancorossi coi piedi dietro l’arco) e punita dall’atteggiamento difensivo di alcuni suoi uomini.
Prosegue dunque l’andamento altalenante dell’EA7 in campionato nelle ultime settimane (due vittorie e altrettante sconfitte nelle ultime quattro uscite), cosa che le ha fatto perdere temporaneamente la vetta ma che soprattutto ha permesso alle inseguitrici e potenziali outsider di compattare la classifica e accorciare su di lei. Fra queste, visti i risultati di domenica, rientrano sia Bologna che Sassari, vincenti rispettivamente su Capo d’Orlando (sesto stop filato) e Torino (seconda sconfitta consecutiva per Recalcati), due dei quattro team di questo campionato attualmente in piena crisi assieme a Pistoia e al fanalino di coda Pesaro.
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A guidare le imprese di Virtus e Banco di Sardegna ci hanno pensato altri due underdog, autori tutti e due del proprio massimo in stagione. Per la Segafredo parliamo di Oliver Lafayette, giocatore che nel ruolo di comprimario di lusso fino alla trasferta siciliana in maglia bianconera aveva faticato parecchio ad esprimersi con costanza: contro la Betaland l’americano di passaporto croato ha fatto registrare i propri season high in punti (19) e percentuali al tiro (83% da due, 100% da tre) e la speranza per i tifosi bolognesi è che finalmente il numero 20 si sia sbloccato e possa continuare efficacemente questo trend.
Lato Sassari invece coach Pasquini ha potuto approfittare della giornata di grazia di Jonathan Tavernari, eccelso tiratore che, dopo aver visto il campo per 13 minuti complessivi nelle prime 15 giornate, contro Cantù e Torino ha calcato il parquet per ben 38 minuti in tutto producendo 26 punti totali. Quindici di questi sono arrivati (tutti dall’arco) nell’ultima giornata proprio contro la Fiat e hanno aiutato non poco a indirizzare il match verso i padroni di casa nel secondo quarto, vittoriosi poi al termine dei quaranta minuti con il risultato di 92-80.
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Lui, Avramovic, Vitali, Lafayette…è anche grazie alla voglia di emergere, di farsi trovare pronti e dimostrare di aver i mezzi e le qualità per poter essere utili alla causa della propria squadra oltre che all’immensa fiducia che contraddistingue questo tipo di giocatori che molte squadre possono dare sostegno alle proprie ambizioni, sognare in grande raggiungere risultati impensabili, i quali così una volta ottenuti hanno tutto un altro sapore.
Federico Guido
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