«Avere un’esperienza di studio all’estero nel curriculum aiuta a trovare lavoro», è la certezza delle centinaia di studenti catanesi che ogni anno presentano domanda per prendere parte al Progetto Erasmus+ offerto dall’Ateneo, ma, per tanti che partecipano, molti altri sono quelli che si vedono costretti a rinunciare per via dei costi che un soggiorno all’estero comporterebbe. Proprio per venire incontro alle esigenze di quegli studenti che non hanno la possibilità di sostenere per intero il costo di un soggiorno di studio all’estero, da quest’anno l’Università degli Studi di Catania sarà tra quelle che offrono la possibilità agli studenti che hanno presentato domanda per partecipare all’Erasmus, di concorrere per una borsa di studio messa a disposizione dall’ Associazione ESN Italia (Erasmus Student Network Italia).
Il bando “Il tuo Erasmus con ESN” prevede l’assegnazione di 4 borse di studio del valore di € 500,00 ciascuna, da destinarsi a 4 studenti assegnatari di una borsa di studio Erasmus+, in partenza nell’anno accademico 2015/2016; è possibile prendere visione del bando per intero e dei requisiti per partecipare alla domanda per l’assegnazione della borsa di studio sul sito http://www.esnitalia.org. Per gli studenti che fanno domanda all’ateneo d’appartenenza, è comunque già previsto un fondo UE che va dai 220 ai 280 euro mensili per studente vincitore di borsa di studio, anche se le cifre possono variare in base al costo della vita del Paese di destinazione. L’80% di questo finanziamento viene liquidato sul conto dello studente nel corso della sua mobilità, mentre il 20% viene salato al suo ritorno e a questo saldo si aggiunge il co-finanziamento UNICT, la cui cifra varia di anno in anno. Quest’anno dovrebbe aggirarsi attorno ai 110/120 euro.
Oltre a tali sovvenzionamenti, è possibile richiedere all’ERSU una borsa per mobilità internazionale il cui bando uscirà a luglio. In un momento storico in cui vi è, da parte dei giovani, una tendenza sempre più definita alla creazione di nuovi bisogni e valori che non comprendono solo la sfera privata ma anche, e forse soprattutto, quella sociale, l’adesione al bando ESN da parte di UNICT, rappresenta, dunque, una novità assolutamente positiva per l’Ateneo catanese: è essenziale che enti istituzionali come le università, mettano a disposizione dei propri studenti i mezzi che consentano loro di svolgere esperienze formative che potrebbero aiutarli nella ricerca di lavoro una volta concluso il percorso accademico.
Simona Raimondo
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