Da tempo parecchie istituzioni si battono per l’abolizione del fumo nei luoghi d’incontro di giovani e meno giovani. L’affissione del cartello “vietato fumare” all’interno di molti di questi, spesso, difatti, tende a infastidire non poco coloro che li frequentano, sebbene il divieto sia rivolto per il rispetto verso i non fumatori. Proprio per questo, i fumatori più incalliti preferiscono maggiormente i luoghi all’aperto per consumare la propria sigaretta in libertà. A tal proposito, nonostante le numerose campagne contro il fumo attivo, affinché tutti possano comprendere i danni prodotti da esso molto poco è stato fatto, invece, per quello passivo, i cui danni risultano essere parecchio peggiori.
Il progetto RespiriAmo il mare nasce con l’intento di salvaguardare alcuni dei territori particolarmente frequentati durante il periodo estivo: le spiagge. L’associazione consumatori Codacons chiede formalmente che il decreto sui tabacchi, promulgato il 2 febbraio del 2016 e riguardante il veto sul fumo, venga applicato anche a tutte le spiagge italiane, giacché vigente in Paesi come la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e la Francia. Il provvedimento in questione interessa il divieto di fumare davanti a scuole, ospedali, in auto e in presenza di minori (fra i 12 e i 18 anni), con sanzioni comprese fra le 25€ e le 250€, e in presenza di minori di età inferiore ai 12 anni e donne incinte, con multe fra le 50€ e le 500€.
È stato documentato che proprio sottovento ai fumatori, alla distanza di circa 10 metri e una velocità del vento di, suppergiù, 2,7 km/sec, vengono prodotti picchi di inquinamento oltremodo ingenti, i quali si succedono simultaneamente all’attività olfattiva umana; e proprio nei litorali balneari, purtroppo, i livelli di allerta sono di gran lunga superati, rendendo l’aria irrespirabile (quantunque non si tratti di un’area chiusa). A quanto pare, sembra esser arrivato il momento in cui lo Stato faccia qualcosa per abolire (o almeno tentare) definitivamente il brutto vizio del fumo, il quale, a parte conferire un attimo di piacere e rilassamento, altro non provoca che malattie e momenti tutt’altro che piacevoli.
Anastasia Gambera
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