“Dove vuoi portarmi?”, disse Wendy incredula e speranzosa. “Nell’isola che non c’è!” rispose Peter Pan tutto eccitato: quante, da bambine, hanno sognato che, in una notte stellata e silenziosa, un misterioso e buffo ometto di verde vestito, entrasse nella cameretta e le portasse su un’isola lontana popolata da bambini perduti? Sicuramente la maggior parte di voi e, anche se non lo ammettereste mai, quante, ancora oggi, vorrebbero che un Peter Pan moderno vi rapisse per percorrere un sentiero tra le stelle e condurvi nella sperduta isola che non c’è? Oh, sarebbe davvero un’esperienza romantica e ultraterrena ma siete sicure che “l’uomo-Peter Pan” faccia al caso vostro? Dopo le nostre dritte potreste cambiare idea!
Il personaggio letterario, protagonista del capolavoro di James Matthew Barrie, è un bambino incastrato nella sua condizione di sognatore che si rifiuta di crescere. Da piccole, la sua forte personalità ci ha fatto innamorare, è innegabile, ma gli uomini, quelli adulti e in carne e ossa, vittima di questa sindrome, non sono per nulla affascinanti! Vi chiederete cosa ci possa essere di tanto malvagio in una persona che sogna ad occhi aperti e che vorrebbe evadere dalla realtà frenetica in cui siamo immersi quotidianamente. In nostro soccorso arriva Dan Kiley, psicologo e autore del libro The Peter Pan Syndrome: Men Who Have Never Grown Up. Secondo Kiley, che nel suo testo si riferisce solo a soggetti di sesso maschile, tale situazione è determinata da una sorta di trauma che provocherebbe un blocco nella vita emotiva dell’individuo quando è ancora un bambino.
Per questo, gli uomini affetti da tale sindrome, vengono descritti come immaturi e incapaci di investire sé stessi e le proprie emozioni in un rapporto sentimentale stabile e a lungo termine. Se nella vostra vita ne avete già incontrato uno, sicuramente vi avrà colpito per la sua esuberanza, simpatia e allegria ma un tipo così nella vita di coppia è un vero incubo! Quindi come fare a riconoscere l’uomo immaturo? Ecco un identikit per capire se il vostro Lui potrebbe, da un momento all’altro, scappare verso l’isola che non c’è.
1-“Non fare oggi quello che potresti fare.. dopodomani!”
È il suo mantra e, sebbene non rinunci mai all’aperitivo o al calcetto con gli amici, quando si tratta di parlare di progetti impegnativi e condivisi sparisce senza lasciare traccia.
2- Futuro, chi?
Se avesse una sfera di cristallo la userebbe come soprammobile o, peggio ancora, la rinchiuderebbe in una polverosa cantina, ma sicuramente non immaginerebbe mai di dare una sbirciatina al suo avvenire: la parola “futuro” non viene contemplata dal suo vocabolario, esiste solo il “qui e ora”; niente di ciò che ha una scadenza determinata rientra nei suoi interessi.
3- Mi hai incastrato!
Per uno che non vuol far altro che rimanere bambino, il “per sempre” è visto come una vera e propria condanna: l’impegno in una relazione, per lui, è sinonimo di catene ai polsi!
4- L’ombelico del mondo
È egocentrico. Lui è il centro della sua vita e, per di più, non ammette co-protagonisti e nemmeno qualche comparsa: tu non sei ammessa nel suo show. E’ difficile ammetterlo, ma la presunzione di Peter Pan era una delle sue doti più affascinanti; non esisteva un bambino più presuntuoso di Peter.
5- Voglio, voglio, voglio
Ti sembra che lui ti stia succhiando tutta la tua linfa vitale senza darti nulla in cambio? Non vorremmo dirtelo ma non è solo una sensazione! L’uomo immaturo non sa cosa vuol dire donarsi all’altro e pensa che tutto gli sia sempre dovuto.
Insomma, sembra davvero che gli eterni immaturi siano nati per essere spiriti liberi e indipendenti, ma se, leggendo la descrizione di come dovrebbe essere l’uomo affetto dalla sindrome di Peter Pan, hai riconosciuto il tuo Lui, non ti abbattere: il libro di Kiley conclude offrendo una speranza agli odierni Peter Pan che, per uscire dalla condizione di infanti devono, innanzitutto, prendere consapevolezza della loro “malattia” ma per superarla, una volta per tutte, hanno bisogno delle donne che devono trasformarsi da Wendy, che accudisce Peter Pan come una mamma, in Campanellino, la fata che esige da Peter amore e condivisione. Allora ragazze cosa aspettate? Rimboccatevi le maniche e volate insieme alla vostra anima gemella verso il vostro magico universo condiviso.
Alessia Mingori
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