C’è un gran bisogno di libri. Leggere sviluppa empatia, è cibo per la mente, ci insegna a stare in relazione con gli altri, ascoltarci: a vivere.
Leggere è scoprire. Nulla placa la fame di curiosità come la lettura e nulla ci fa sentire parte del mondo e delle milioni di storie che lo abitano come entrare nelle vite di personaggi reali o fantastici viaggiando sull’inchiostro tra le parole dei libri. Umberto Eco diceva: «Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una vita sola: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’ infinito…perché la lettura è un’ immortalità all’ indietro».
I libri sono depositi di storie e quindi cultura, però oltre a renderci più colti leggerli ci fa bene. Come riportato su Gioia.it sin dagli inizi del 900 si è diffusa la biblioterapia: un metodo usato in psicologia per curare disturbi come l’ansia, o disagi psichici. E’ infatti emerso da ricerche e studi eseguiti su pazienti monitorati con la tecnica diagnostica della brain imaging, nell’atto il cervello si comporta esattamente come se ciò che stesse leggendo fosse reale e stesse accadendo nel momento della lettura. I benefici della lettura spaziano dal più comune: rilassare, tutti abbiamo sperimentato il potere soporifero di una lettura a tarda sera, all’emozionare: tutti ci siamo emozionati leggendo una storia appassionante, passando per il potere sconfinato di insegnamento dei libri: leggendo si imparano parole nuove, si amplia il linguaggio, si allena la creatività e si mantiene la mente attiva e frizzante si viaggia con la fantasia, si impara a sognare in grande stile. Che dire poi del tempo che i libri ci regalano? Il tempo di una vita per quanto lungo possa essere non sarà mai in grado di contenere tutte le esperienze che possiamo trovare nei libri: quelle altrui.
Leggendole esse ci apparterranno perché le avremo esperite e vissute in prima persona. E’ così che potremo visitare i posti più lontani e selvaggi della terra e vivere avventure indescrivibili stando seduti comodamente sul nostro divano. e, ognuno le vivrà immaginandole a modo suo con particolari diversi , molteplici set , insomma in stile multiforme. Se dovessimo classificare i vantaggi di leggere un buon libro certo non basterebbero le pagine dello Zanichelli. Ma c’è una proprietà che sfugge spesso anche ai lettori più attenti che però è insita nella lettura: è l’Empatia. Leggendo sviluppiamo empatia, entriamo in empatia con le storie altrui, proviamo e sentiamo le emozioni dei protagonisti siamo in simpatia con loro ci schieriamo, li giudichiamo.Ci formiamo opinioni, e pensieri su di loro.
Spesso i genitori leggono le favole ai bambini la sera prima di dormire. Leggere insieme o farsi leggere un libro rinforza i legami rende le persone coinvolte partecipi della stessa esperienza, degli stessi segreti, degli stessi luoghi, delle stesse emozioni li stringe empatizzandoli. Se da bambini si ha avuto la fortuna di provare questa esperienza certamente no la si potrà scordare mai e ogni volta che la memoria ci rimanderà a quei momenti la nostalgia ci assalirà , ma con essa ci assalirà una voglia incontenibile e impellente di riviverla e regalarci un altro momento preziosissimo e indimenticabile di lettura condivisa. Non ci resta che scegliere un buon libro ed iniziare un nuovo viaggio. Sebastiano Vassalli, grande scrittore italiano diceva: «Finché ci saranno nel mondo due persone, ci sarà chi racconta una storia e ci sarà chi ascolta una storia. Quante cose si fanno, o si sono fatte, che non si sarebbero mai fatte se non ci fosse stata la possibilità di raccontarle». Chi ha ancora una storia da raccontare o da scoprire non sarà mai solo né finito. Quindi che i poteri benefici della lettura siano con noi! Buona lettura a tutti!
Gilda Angrisani
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