La carta stagnola, alias il foglio d’alluminio, elemento indispensabile nelle cucine degli italiani, se abusata a basse o ad alte temperature può avere conseguenze dannose per l’organismo. L’ International Journal of Electrochemical Science ne ha individuato la pericolosità soprattutto a contatto con alimenti acidi o piccanti.
La carta stagnola, altrimenti conosciuta come alluminio, è qualcosa che non può assolutamente mancare nelle cucine degli italiani. Il primo rotolo ad entrare in casa, è spesso il primo a finire; quasi più utilizzata della stessa carta forno. La carta stagnola è ritenuta utilissima sia per conservare il cibo in frigo o in freezer, che per coprire piatti più elaborati mentre cuociono nel forno.
Il problema è che questi passaggi abitudinari nella preparazione di pranzi o cene, sono fortemente sconsigliati a fronte di uno studio condotto dall’International Journal of Electrochemical Science, secondo cui la carta stagnola ad alte e basse temperature può causare danni all’organismo umano. Ciò avviene soprattutto a contatto con cibi acidi o piccanti, quali limone, pomodoro o spezie.
Come è noto, l’alluminio è una sostanza presente già in molti cibi (mais, formaggio giallo, sale, erbe aromatiche, spezie e tè), nonché nei normali utensili da cucina. L’Organizzazione Mondiale ha stabilito che è possibile ingerire al giorno max 40 mg di alluminio per ogni kg di peso corporeo. Le pentole e le padelle contenenti alluminio non comportano alcun rischio, in quanto dotate di un rivestimento che ne impedisce il passaggio sul cibo. Il danno insorge con la carta stagnola, perché essendo in fogli sottili non dispone di alcuna protezione e il metallo entra direttamente a contatto con gli alimenti.
Ma quali sono i rischi effettivi per il corpo umano? In particolare, diminuisce il tasso di crescite del cervello; dunque, una considerevole quantità di alluminio è stata ritrovata in pazienti affetti di Alzheimer. Inoltre, può peggiorare la situazione di individui affetti da malattie alle ossa o insufficienze renali.
Ogni volta che si abbonda con il limone su quel succulento pesce al cartoccio prima di infilarlo nel forno, o che si avvolge di carta stagnola la porzione di lasagne da conservare in frigo per gustarla il giorno dopo, sarà bene ricordare che non si tratta di semplice carta, ma di un metallo alquanto pericoloso.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.