Quello dell’infanzia è un filone della letteratura sconfinato, che da secoli include proposte di ogni genere e adatte a qualsiasi tipo di carattere, di mentalità e di provenienza… o quasi. Una undicenne americana, infatti, ha di recente dichiarato di non essere in grado di immedesimarsi del tutto nei protagonisti maschili e femminili delle storie con cui si cimenta di solito, sia a scuola che a casa nel tempo libero, perché quasi tutti sono personaggi di carnagione bianca, mentre la piccola, Marley Dias, non lo è.
All’Huffington Post, quindi, la giovanissima afroamericana ha dichiarato di non avere quasi trovato «un personaggio con cui sentivo una connessione piena», motivo per cui si è stancata di fare tentativi a vuoto e ha deciso di rimediare al fatto che, ormai al quinto grado della scuola (corrispondente alla nostra quinta classe elementare), nessun insegnante le avrebbe proposto qualcosa di più adeguato: in che modo? Ebbene, partendo dal presupposto che «se hai qualcosa in comune con i personaggi, imparerai e ricorderai per sempre la lezione», come lei stessa ha spiegato.
Ecco perché ha già dato il via a una vera e propria campagna dall’esemplificativo titolo #1000blackgirlbooks, in italiano «mille libri con ragazze di colore», il cui obiettivo consisterà nel trovare entro il 1 febbraio 2017 ben mille racconti incentrati sulle avventure di qualche coetanea finalmente non più bianca. «Per le adolescenti nere negli Stati Uniti il contesto è molto importante», ha sottolineato non a caso la madre di Marley al Philly Voice, «e anche avere storie con personaggi ed esperienze più vicine a quelle che hanno loro stesse o i loro amici». Ci riuscirà?
Eva Luna Mascolino
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