Google, China Mobile International, China Telecom Global, Global Transit, KDDI e Singtel hanno collaborato alla creazioni di nove chilometri di cavi, i quali sono stati piazzati sui fondali dell’oceano e che collegheranno il Giappone con l’Oregon. Faster – nome del progetto – permetterà di viaggiare all’incredibile velocità, mai raggiunta prima, di 60 Tbps, ovvero 60 milioni di megabit al secondo. Il Presidente della società che ha gestito il tutto, Hiromitsu Tokodoro, ha spiegato che il nome è stato affibbiato poiché all’inizio ci si continuava a ripetere «più veloce, più veloce, più veloce…». Ben presto toccherà anche all’Europa: è, infatti, in preparazione un altro progetto, firmato Microsoft e Facebook, il quale partirà dall’East Coast e metterà in comunicazione Europa e Stati Uniti.
Faster è stato completato, come promesso, entro il secondo semestre del 2016 e attraverserà l’Oceano Pacifico con una lunghezza di 10.290 km. Composto da sei fibre, ognuna delle quali potrà trasportare fino a dieci Tbps (cento Gbps) su ciascuno dei cento canali, non è il primo cavo a esser stato finanziato da Google poiché già altri due, sempre subacquei, già collegano Sud America, Giappone, Usa e altre parti dell’Asia. Gli obiettivi comuni delle sei aziende sono quelli di aumentare la capacità di trasmissione, elemento fondamentale per la crescita del business, e collegare fra loro i continenti per assicurare l’accesso ad alta velocità a Internet in tutto il mercato americano. Per ulteriori informazioni, restare sintonizzati!
Anastasia Gambera
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