Dopo un infruttuoso accordo stipulato 5 anni fa con il gigante statunitense della vendita al dettaglio di libri, Barners & Noble, Microsoft sembrerebbe intenzionata a ripercorrere la strada lasciata incompiuta anni prima. E lo fa tramite un aggiornamento della sua ultima versione temporanea del Sistema Operativo Windows 10, al momento destinata al pubblico americano, la cui uscita è prevista per la primavera di quest’anno. Secondo quanto riportato dall’ANSA, voci in tal senso si erano già diffuse giorni fa su diversi blog statunitensi e, nonostante tutto questo rumore, la novità è stata fatta passare in sordina dalla stessa azienda. Comunque, la Microsoft ha deciso di scoprire quel che bolle in pentola in termini di prossime aggiunte e migliorie che, di qui a pochi mesi, verranno introdotte e che attualmente sono in una fase di sperimentazione, per quanto non ci sia ancora niente di definitivo.
Tra queste, nell’importante update sarà presente un’inedita area dedicata ai libri elettronici. A questo punto una domanda sorge spontanea: «a quale programma affidare il gravoso e onorato compito di “leggere” un libro?» Ebbene, secondo l’azienda diretta dall’Amministratore Delegato Satya Nadella, la risposta è Edge, erede del vecchio e lontano antenato Internet Explorer. Ciò non toglie che anche gli smartphone e i tablet potranno ugualmente usufruire di questa piccola grande implementazione, purché siano brandizzati Windows. L‘area digitale legata alla vendita dei libri elettronici avrà una sua apposita postazione all’interno dello Store della Microsoft e si affiancherà ad altre già presenti e legate all’intrattenimento, come quella dedicata alla musica, ai giochi, per poi finire con i film e gli show televisivi. Allo stato attuale, ciò che è presente è soltanto questo spazio per eventuali e futuri accordi con le case editrici ancora da realizzarsi, dal momento che non c’è ancora nulla di scritto. Nell’eventualità che questa apertura al mondo del libro possa concretizzarsi, allora lo scontro con Amazon diverrebbe aperto e inevitabile.
Dario Portaccio
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