CATANIA – Nella musica sono racchiuse emozioni che l’essere umano, a volte, non riesce minimamente a descrivere. Ogni sinfonia, ogni singola parola, è il contenitore perfetto di mille sensazioni che attraversano la mente e sfiorano il cuore. L’assenza di Leonardo De Francesco di cuori ne ha colpiti tanti. Una vita davanti, mille progetti da realizzare e quella passione, il motociclismo, che gli è costata troppo cara. È volato via, lasciando un vuoto incolmabile in chi lo conosceva.
Tra i tanti cuori infranti ce n’è uno che ha saputo cogliere il meglio da una disgrazia che nessuno di noi vorrebbe subire. Alessio Meli, studente del Liceo Classico “Nicola Spedalieri”, Leonardo lo conosceva bene. Un’infanzia condivisa, come le mille avventure e le tante notti passate insieme. Una canzone da far arrivare lassù, dove Leonardo starà guardando con fierezza l’amico di sempre. Per l’occasione, Alessio, ha chiesto la collaborazione di chi la musica la vive con la stessa passione, Mattia Spanò, rappresentante del Liceo Scientifico e Linguisticco “Principe Umberto” di Catania (la scuola che frequentava Leonardo) non ha esitato dal mettersi in gioco per quel sorridente ragazzo che ci ha lasciato troppo presto. Abbiamo parlato con lui, chiedendogli di quest’esperienza che va ben oltre la semplice composizione di un brano musicale.
Ciao Mattia, anzitutto ci viene naturale chiederti chi era Leonardo, per te, per gli amici, per il Principe Umberto?
M: «Leonardo? Che dire. Era unico. Si faceva voler bene da tutti, sempre solare e gentile. Forse proprio per questo siamo tutti rimasti fortemente colpiti da ciò che è successo. Ha lasciato un vuoto incolmabile in noi amici e in tutta la scuola».
Quale aspetto di Leonardo ti è rimasto dentro? Cosa ricordi con maggior affetto di questo ragazzo?
M: «Sicuramente la sua maturità e il suo cogliere il lato positivo di ogni circostanza. Ciò che ricordo maggiormente di lui è appunto questo, il suo essere sempre ottimista, positivo e solare in ogni situazione. Amava la vita ed era sempre determinato nel raggiungere ogni suo obiettivo».
Parliamo adesso di Come ieri, la canzone di Alessio. Da dov’è nata un’idea del genere?
M: «Erano le due di una notte come tutte le altre. Mi squilla il telefono, Alessio: “Mattia, ho scritto una canzone. È per Leo! Ho bisogno di te”. E subito, con immensa passione, amore e davvero con il cuore in mano, abbiamo cominciato a lavorarci, coinvolgendo Danilo Fiorito, batterista, che ha contribuito all’arrangiamento del brano. Alessio e Leonardo erano vicini di casa e spesso, soprattutto in estate, amavano passare la notte a chiacchierare in balcone, fino al sorgere del sole. Era un momento della giornata che amavano. Abitudine che, purtroppo, non potrà più ripetersi. Da ciò nasce il brano: nonostante il sole continui a sorgere, non è più lo stesso e non sarà mai più lo stesso».
Qual è stato il tuo contributo per questo pezzo?
M: «Questa canzone è stata interamente registrata a casa mia, nel mio piccolo studio di registrazione, salvo la batteria, che è stata registrata a casa di Danilo, il batterista appunto. Alessio, oltre ad aver scritto, composto e cantato il brano, ha suonato la chitarra ed il basso. Io, invece, ho curato l’arrangiamento, per l’appunto l’orchestra con il sintetizzatore, suonando il piano e il sax contralto e cantando alcune doppie voci. È stato un lavoro di gruppo, fatto con tutta la passione che poteva essere dedicata a un progetto del genere».
Il ricordo di una notte, il ricordo degli anni più belli passati insieme. Una canzone profonda, difficile da raccontare, semplicemente da ascoltare, lasciando che ogni singola nota passi silenziosa. Un vuoto incolmabile. Il sole continuerà a sorgere, oggi Come Ieri, ma per chi conosceva Leo non sarà lo stesso.
Francesco Mascali
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»