Conosciuti da tutti per le crudeltà che hanno perpetrato nel mondo e per le scie di vittime che hanno lasciato, 7 dei più grandi dittatori di sempre amavano il cinema e non rinunciavano al piacere di assistere alle prime di grandi spettacoli e film delle loro epoche. Ma quali erano le loro pellicole preferite?
1) Adolf Hitler
Il film preferito del Führer, dittatore della Germania dal 1934 al 1945, si pensa che fosse Biancaneve e i 7 nani, diretto nel 1937 da David Hand. Hitler, ritenendosi uomo colto e aggiornato alle ultime novità del suo secolo, apprezzava l’innovativo uso dell’animazione per raccontare una fiaba. In più Biancaneve era tedesca! Il suo vero nome, infatti, era Schneewittchen e la sua città natale si ipotizza che potesse essere Lohr, in Bassa Franconia. Il dittatore apprezzava anche il “non-tedesco” King Kong (1933) perché simboleggiava, secondo il suo pensiero, la forza primordiale. Dallo scimmione, protagonista della pellicola, prese in prestito il vezzo di battersi il pugno sul petto durante i suoi comizi.
2) Saddam Hussein
Il film del 1998 di Tony Scott, Nemico Pubblico, era invece il preferito di Saddam che fu il dittatore dell’Iraq dal 1979 al 2003. Alcuni esperti sostengono che il genere cinematografico più apprezzato dal leader, fosse il thriller perché, egli, viveva nelle convinzione che, guardando questa categoria di film, dimostrasse di essere più arguto.
3) Kim Jong-il
Padre dell’odierno dittatore nord-coreano Kim Jong-un, è forse il più famoso dittatore megalomane che abbia mai amato il cinema. Il suo film preferito era Venerdì 13, l’horror diretto nel 1980 da Sean S. Cunningham, ma, pare, che abbia molto amato anche Rambo e alcuni 007. Grande fan di Elizabeth Taylor e Sean Connery, scrisse un romanzo sull’arte del cinema e, non contento, Jong-il arrivò a rapire il suo regista coreano preferito perché producesse più film fatti su misura per lui!
4) Idi Amin
Forse meglio conosciuto come “il macellaio d’Africa”, Idi Amin governò in Uganda dal 1971 al 1979. Era descritto dai media del suo tempo come un uomo eccentrico, al limite del comico, che negli anni dell’esilio si rilassava guardando il cartone animato Tom&Jerry. Qualche anno dopo la sua morte si scoprì, però, che le sue manie di protagonismo, nascondevano in realtà la follia: negli anni in cui fu al potere furono uccisi, per sua volontà, 300.000 ugandesi tra oppositori politici, traditori (o meglio, presunti tali) e personaggi scomodi al regime di terrore.
5) Stalin
Il dittatore sovietico era un vero e proprio amante del cinema e, come ogni buon appassionato, non si lasciava sfuggire nessuna occasione che gli permettesse di ampliare la sua conoscenza in materia. “Ereditò” da Joseph Goebbels, ministro della cultura del governo nazista, la sua collezione di film da cui sviluppò un gusto per i classici e in particolare per Charlie Chaplin. Di recente è stato trovato un documento che testimonia la richiesta di Stalin di proiettare Tarzan l’Uomo-Scimmia, film del 1932 interpretato da Johnny Weissmuller. Si sa per certo, inoltre, che Stalin detestasse il genere western tanto che una volta pare sia arrivato a ordinare di assassinare John Wayne, attore di film western, etichettandolo come nemico del comunismo. Per fortuna di quest’ultimo, il dittatore sovietico morì prima che il suo desiderio potesse concretizzarsi. Voci di corridoio affermano che Stalin apprezzasse molto anche musical americani.
6) Mussolini
Ecstasy, film del 1933 diretto da Gustav Machatý, con protagonisti Hedy Lamarr, Aribert Mog e Zvonimir Rogoz, era il preferito di Benito Mussolini. La pellicola fu il primo lavoro cinematografico a esibire un nudo integrale e per questa ragione, il Vaticano lo definì scandaloso vietando la sua proiezione al Festival di Venezia. Il Duce non si dilettava, però, solo con film italiani ma la sua passione per il cinema lo portava a conoscere vari registi e generi. Non è un caso, infatti, che l’inaugurazione di Cinecittà avvenne nel 1937, sotto il suo regime.
7) Than Shwe
Capo del Consiglio di Stato e delle forze armate birmane dal 23 aprile 1992 al 30 marzo 2011, è noto per avere ostracizzato a lungo la democrazia in Birmania, oggi Myammar. Il suo film preferito? Le furie umane del kung fu, un b-movie del 1978 girato a Hong Kong.
Ed è proprio lì, nelle loro silenziose sale a Palazzo, in solitudine o con una folla di seguaci, come amava fare Stalin, che obbligava i suoi uomini ad assistere a infinite repliche dei suoi film preferiti fino a notte fonda, che immaginiamo questi 7 dittatori “destreggiarsi” tra un film western e qualche thriller. Spaventoso, però, pensare che alcuni di loro trassero ispirazione per le loro mattanze dai capolavori di registi internazionali.
Alessia Mingori
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