I Fantasia Pura Italiana sono una band indie toscana. Lo scorso aprile è uscito il loro singolo “Una canzone semplice” contenuto all’interno dell’album “Istruzioni per un viaggio scomodo”. Noi di Voci di Città li abbiamo intervistati per conoscere meglio la loro storia e la loro musica.
I Fantasia Pura italiana sono un gruppo musicale eclettico e fuori dagli schemi nato in Toscana e del quale fanno parte sei amici: Riccardo Ganugi (voce e chitarra), Ivan Giacca Crisci (chitarra elettrica), Claudio Jean Brambilla (basso elettrico), Alessio Sisso Tanzini (batteria), Tiziano Bollore Nieli (tastiere) e Francesco Gori (recitazione e cori). La loro carriera è iniziata registrando il loro EP d’esordio L’esgamotage, pubblicato nel 2013 e nei primi mesi dell’anno successivo il singolo Senator G. Boni. Il gruppo dopo essersi aggiudicato il titolo di Best Arezzo Wave Band Toscana 2015, ha pubblicato il disco Buon Appetito per l’etichetta discografica Maciste Dischi. Nel 2016 la band ha partecipato al programma televisivo Italia’s got talent nel quale è riuscita ad entrare nei cuori dei giudici e del grande pubblico grazie ad esibizion grandiosa. In seguito, ha edito l’EP Buffoni Pecore e Re e per poi andare in tour in varie città italiane aprendo i concerti di molti affermati artisti come i Ministri, Calcutta, Teatro degli Orrori e tanti altri.
Nel dicembre scorso i Fantasia Pura italiana hanno registrato un nuovo album dal titolo Istruzioni per il viaggio scomodo, prodotto artisticamente dal chitarrista pratese Riccardo Onori che si è innamorato subito del progetto al quale tutt’ora si dedica con grande passione. Lo scorso aprile è uscito il loro nuovo singolo Una canzone semplice, contenuto all’interno del loro ultimo album. Per saperne di più sui Fantasia Pura Italiana e sulla loro storia, li abbiamo intervistati ed ecco quello che ci hanno raccontato.
Potete raccontarci di come si è sviluppato il vostro percorso artistico musicale durante il corso degli anni?
«Nel corso degli anni abbiamo modificato la nostra formazione come idea del progetto. Il nostro lavoro consisteva nel realizzare sempre musica inedita e ora consiste nel produrre uno show tra canzone e teatro».
Avete qualche modello d’ispirazione quando componete i vostri brani?
«I nostri modelli d’ispirazione non sono ben definiti perché ci ispiriamo a tantissimi generi musicali dalla musica etnica, alla world music, al rock, al hard rock, al funky, e soprattutto alla musica italiana che è quella che ha contemplato il nostro modello d’ispirazione».
Avete partecipato ad Italia ‘s got talent l’anno scorso. Cosa vi ha portato quest’esperienza? La consigliereste ad un aspirante artista?
«Certo, se uno riesce a farla quest’esperienza senz’altro la consigliamo perché è molto formativa. Inoltre, ritrovandoti sotto ai riflettori secondo noi viene fuori il vero carattere artistico».
Il vostro nuovo singolo Una canzone semplice, contenuto all’interno dell’album Istruzioni per il viaggio scomodo come è nato? E come lo definireste?
«E’ una canzone piuttosto difficile in realtà. Si chiama Una canzone semplice nonostante sia tutt’altro che semplice e l’abbiamo scelta perché aveva un ritmo molto orecchiabile ed un testo abbastanza originale che racconta la canzone stessa».
Visto che amate tanto i viaggi, c’è qualche posto che vi affascina oltre all’Italia? Pensate che la vostra musica potesse portarvi lontano? Dove vorreste vivere?
«Ci affascina molto il Sud America più precisamente l’Argentina».
Come vi vedete tra una decina di anni?
«Non ne abbiamo la più pallida idea. Però, per ora vorremmo portare avanti un progetto come il nostro e in Italia alla nostra età non è una cosa facile. Magari ci limiteremo a suonare in una fabbrica!»
Katia Di Luna
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