CANNES – Alla 71esima edizione del Festival di Cannes arriva il primo film italiano in concorso “Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher con Nicoletta Braschi, Alba Rohrwacher, Adriano Tardiolo, Agnese Graziani, Sergi Lopez, Natalino Balasso, Gala Othero Winter e David Bennet. Il film prodotto da Carlo Cresto-Dina insieme a Rai Cinema in coproduzione con Amka Films Productions, Ad Vitam Production, KNM, Pola Pandora e con RSI Radiotelevisione svizzera, ARTE France Cinéma, ZDF/ARTE.
Un lungometraggio tanto atteso e molto applaudito in sala alla fine della prima al Grand Théâtre Lumière di Cannes. Una storia che ha fatto emozionare il pubblico con Lazzaro, un giovane contadino così buono da essere spesso scambiato per ingenuo, e Tancredi, un giovane nobile figlio della Marchesa. Il tutto si svolge in un villaggio pastorale di Inviolata con a capo la terribile Marchesa Alfonsina de Luna, la regina delle sigarette. Un legame leale è sigillato quando Tancredi chiede a Lazzaro per aiutarlo a orchestrare il suo stesso rapimento. Questa alleanza strana e improbabile è una rivelazione per Lazzaro. Un’amicizia così preziosa che viaggerà sul tempo quando Lazzaro va in cerca di Tancredi. La sua prima volta nella grande città, Lazzaro è come un frammento del passato perso nel mondo moderno.
Un altro capolavoro della bravissima Alice Rohrwacher che ha diretto Le Meraviglie, vincitore del Grand Jury Premio al Festival di Cannes 2014. E con Corpo Celeste ha fatto la sua prima mondiale in the Directors ‘ Quindicina (Cannes 2011). La regista ci racconta:« Lazzaro Felice è la storia di una santità minore, senza miracoli, senza poteri o superpoteri, senza effetti speciali. È la santità della vita in questo mondo senza pensare al male, ma semplicemente credendo negli esseri umani. Una via del bene, gli uomini hanno sempre ignorato ma che riappare sempre per interrogarli. Come un qualcosa che c’e sempre stato ma non abbiamo mai voluto».
Marcello Strano
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