BOLOGNA – Torna questa settimana la quinta edizione del Festival di street poster art Cheap. Per inaugurarlo, l’altro ieri è giunto a Bologna il collettivo femminista Guerrilla Girls, nato 31 anni fa da un gruppo di donne newyorkesi con l’obbiettivo di denunciare la carenza di figure femminili nella storia e nella critica dell’arte. Ad oggi sono oltre 55 le artiste che si sono susseguite sotto questo nome in forma anonima per rendere più univoco il movimento e le sue rivendicazioni. Nella giornata del 2 maggio dunque le Guerrilla Girls, indossando le loro caratteristiche maschere da gorilla, hanno occupato le bacheche espositive di via Indipendenza con dei poster elaborati per l’occasione. Nonostante l’inizio in gran stile il festival che proseguirà fino al prossimo 7 maggio, ha ancora in serbo molte soprese per i cittadini bolognesi.
Cheap è il frutto di un progetto indipendente sostenuto dal Comune di Bologna, nato dal lavoro e dall’instancabile determinazione di sei donne. Nel 2013 il festival viene ideato con lo scopo di intervenire sul tessuto urbano del capoluogo emiliano curando progetti di public art realizzati esclusivamente con l’ausilio di carta e colla. Grazie ad esso numerose facciate di scuole, biblioteche, edifici abbandonati, case popolari sono rinate tramite le opere di artisti provenienti da tutto il mondo. Un festival che realizza esclusivamente progetti modulati sul paesaggio urbano e periferico della città e che in cinque anni ha contribuito a realizzare 22 wall e molte migliaia di poster. L’edizione di quest’anno fonde i due piani su cui nei vari anni si è costituita l’identità del Festival, contrapponendo agli inviti ad artisti internazionali a realizzare loro opere di grandi dimensioni principalmente su muro, una narrazione collettiva dal basso realizzata rivalutando spazi in disuso attraverso la street poster art. Complessivamente sono quattro i Main Artist invitati a quest’edizione: Stikki Peaches, affermato street artist canadese il cui tour europeo avrà inizio proprio da Bologna; i Guerrilla Spam, outsider italiani che si definiscono “contestatori di professione”; gli STMTS, appartenenti alla nuova generazione greca di street artist; Alberonero, poliedrico artista italiano noto per il suo stile minimalista che contraddistingue tutta la sua produzione di visual e public art.
Nella giornata di ieri il collettivo dei Guerrilla Spam ha prima realizzato un suo intervento in via della Liberazione, alternando performance all’affissione di poster in strada, coinvolgendo una superficie complessiva di oltre 90 metri quadri. In seguito alle 19.00 nello spazio espositivo Adiacenze ha invece presentato il suo nuovo progetto editoriale “Alla mia nazione”, nato da una rilettura contemporanea dell’omonima poesia di Pier Paolo Pasolini. Fino a domani invece lo street artist italiano Alberonero lavorerà sulla superficie del muro di cinta dell’Autostazione di viale Masini, luogo su cui sono stratificati altri sette progetti di altri artisti. La sua opera verrà redatta sui 250 metri quadrati di superficie muraria e sugli ulteriori 43 spazi affissivi circostanti, seguendo le ricerche dell’artista sullo studio delle variazioni cromatiche e delle loro relazioni con ciò che lo circonda, privilegiando il quadrato come forma primaria. Negli stessi giorni per Cheap Festival il gruppo di street artist STMTS interverrà sul muro di cinta dei Giardini Fava in viale Pietramellara attraverso una sua opera in grande formato in cui verrà messa in risalto l’età dell’infanzia, considerata come l’età della vita in cui l’uomo è più incorrotto e vicino all’essenza della vita. Infine, fino al 6 Maggio ai Giardini Margherita sarà possibile vedere all’opera Stikki Peaches sulle pareti di un’ex centralina elettrica protetta come bene architettonico industriale. L’artista, già ospite delle scorse edizioni, è attivo in strada dal 2009 seguendo il suo motto “What if art ruled the world?”, realizzando opere inspirate alla cultura pop degli anni Ottanta e Novanta attraverso una pluralità di tecniche che includono il collage, la serigrafia e la pittura con acrilici.
Diana Avendaño Grassini
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