In una grammatica articolata e complessa come quella italiana, il congiuntivo ha tutte le sembianze di un oscuro e mostruoso tabù. Abituati, come siamo, a sbagliare, più o meno ingenuamente, il modo congiuntivo, gli studi linguistici sono arrivati a demistificare l’errore. La lingua è continuamente sottoposta a mutamenti che dipendono da fattori temporali, sociali, politici. I linguisti dimostrano come la tendenza dell’italiano sia sempre di più la semplificazione.
In funzione di questa involontaria economia della lingua, gli errori legati al congiuntivo o la sua omissione vengono interpretati come naturali conseguenze. Tuttavia, i cultori della lingua e della precisione si battono affinché il congiuntivo non spaventi la gente e diventi sempre più ricorrente nel nostro scritto e parlato. Uno di questi è il giovane Lorenzo Baglioni, un trentenne che, dopo il suo dottorato in matematica, decide di spendersi in questioni artistiche e culturali. Il congiuntivo, ad esempio. Lorenzo è l’artista della canzone “Il congiuntivo” che, tra l’altro, sta affrontando le fasi per l’ammissione al Festival di Sanremo 2018. Scopo della sua allegra e divertente canzone è proprio quello di invitare gli italiani, e soprattutto i giovani, a non demoralizzarsi di fronte alle apparenti difficoltà grammaticali.
Accompagnata da un video divertente, la canzone vuole mostrare come, dopo tutto, la grammatica non sia così inaccessibile, basta esercitarsi. Tra i vari riconoscimenti ottenuti da Lorenzo Baglioni c’è quello da parte dell’Accademia della Crusca che condivide la canzone sulla sua pagina Facebook con l’hashtag “#repetitaiuvant”. Già l’anno scorso Lorenzo aveva fatto il suo debutto nel mondo musicale con la canzone “Le leggi di Keplero”, nella quale spiegava in modo semplice le leggi della fisica.
Il video de “Il Congiuntivo” ha raggiunto su Youtube 1 milione di visualizzazioni in un solo mese. In conclusione, la nostra grammatica non merita di essere grossolanamente semplificata. In virtù dei nostri innumerevoli scrittori, poeti, storici, filosofi dovremmo mettere più impegno affinché non si perda la sua bellezza.
Giulia Sorrentino
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