Una mostra fuori dal canonico arriva a Bologna e non poteva che trattarsi di Salvador Dalì, artista surrealista spagnolo. Attraverso il passaggio tra le diverse dimensioni (bidimensionale, tridimensionale e addirittura quadridimensionale), si racconta il mondo onirico di Dalì in modo surreale.
BOLOGNA – Quando si sente parlare di Dalì, la prima idea che richiama alla mente è il concetto di surrealismo e in qualche modo di surreale, un artista (pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore) il cui solo aspetto dai lunghi baffi all’insù rimanda a un mondo che esce fuori dai confini tradizionali. Anche arrivando a Bologna, dunque, Dalì non poteva che farlo nel modo più particolare possibile: dal 25 novembre al 7 maggio, infatti, Palazzo Belloni (situato a pochi minuti da Piazza Maggiore) ospiterà Dalì Experience con più di 200 opere in bidimensione (quadri), tridimensione (sculture), ma soprattutto con la novità della quarta dimensione.
Experience, appunto, coinvolgerà i visitatori della mostra in un’esperienza surrealista “surreale” attraverso una realtà aumentata, esperienze interattive, animazioni 3D, proiezioni immersive e tanto altro ancora. Tuttavia, il tocco del pittore non si limiterà a raggiungere solo Palazzo Belloni, ma l’intera città di Bologna si trasformerà, in quel periodo, in un inno a Dalì: installazioni di sue opere in spazi urbani, proiezione di suoi filmati sui palazzi del centro bolognese, apparizioni dei baffi insù sulle pareti degli autobus o, perfino, nei bicchierini da cocktail dei migliori locali. Insomma, l’intera città di Bologna, così storica e allo stesso tempo sempre all’avanguardia, verrà colpita dalla “Dalìmania” con una mostra che, come nella sua opera più famosa, La persistenza della memoria, persisterà senza dubbio nella memoria dei bolognesi.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.