BOLOGNA – L’Università più antica d’Europa si fa vicina ai suoi 80mila studenti, proponendo un piano mobilità che agevoli gli iscritti, i docenti e il personale tecnico-amministrativo, affinché tutti possano usare mezzi di trasporto come la bicicletta, gli autobus e i treni. La notizia è stata ufficializzata dal Prorettore vicario Mirko Degli Esposti durante lo scorso 19 febbraio, in occasione della giornata M’illumino di meno, la quale ha visto la cittadella universitaria spenta dalle solite luci elettriche: un chiaro simbolo di risparmio energetico, a cui l’ateneo sembra tenere particolarmente.
«Vogliamo arrivare a dare a tutti gli studenti incentivi per potersi muovere liberamente usando il treno, i servizi pubblici e una mobilità combinata treno-bici. Inoltre, stiamo lavorando alla possibilità di dare abbonamenti con prezzi agevolati, per fasce, agli studenti che vengono a studiare all’Università, a seconda della distanza della loro residenza rispetto alla struttura universitaria, che sia Bologna o i Campus della regione.» Per fare ciò, però, spiega Degli Esposti, non ci vuole solo la volontà dell’Alma Mater, ma anche un aiuto concreto da parte della Regione, di Trenitalia e del Ministero, i quali devono approvare la manovra e coadiuvare l’Università nelle spese da sostenere.
Un altro grande passo è quello di promuovere l’uso delle biciclette, già mezzo di trasporto particolarmente usato nella zona bolognese, ma afflitto da un problema che sembra essere insuperabile: quello dei furti. Esiste, in ogni caso, un servizio, alla velostazione Dinamo, di parcheggio biciclette e un servizio di marcatura i quale, mediante una fresa diamantata, incide sul telaio del velocipede un codice alfanumerico che servirà, poi, al ritrovamento e alla restituzione. L’Alma Mater, inoltre, per sopperire all’ulteriore problema dei cicli fatiscenti, senza sellino, senza luci e spesso anche senza catarifrangenti che ne permettano la proiezione durante la notte, ha predisposto dei kit di sicurezza. In fin dei conti, afferma Degli Esposti, «vogliamo vedere sempre più studenti, docenti e dipendenti che si muovano in bici e con mezzi sostenibili».
Roberta Ventura
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