BRUXELLES – Il Ceta, l’accordo commerciale UE – Canada, è stato approvato dalla commissione commercio internazionale il 24 gennaio. L’accordo elimina i dazi sui beni e servizi più scambiati e sarà votato in via definitiva nella plenaria del prossimo mese. Durante un intervista su Facebook prima del voto della commissione, Artis Pabriks, incaricato di seguire l’iter parlamentare, ha spiegato: «Porterà maggiore ricchezza nel commercio ed è un bell’esempio di come andrebbe fatto un buon accordo commerciale».
Rispondendo alle domande degli utenti Facebook che lamentavano una scarsa trasparenza attorno all’accordo Ceta, Artis Pabriks ha sottolineato che il testo dell’accordo è disponibile sul web da tre anni. Riguardo al timore che possa intaccare la sovranità nazionale, ha spiegato: «In Europa abbiamo le nostre costituzioni, le nostre leggi e i trattati. Questo accordo commerciale non fa nessuna invasione di campo». Pabriks ha anche spiegato che il Ceta non è una panacea a tutti i mali ma si è focalizzato sul fatto che chi ha più da guadagnare da questo accordo sono le piccole e medie imprese e che il 14% degli occupati in Europa sono proprio impiegati nel commercio internazionale.
Riguardo alla critica concernente il fatto che il cibo che non rispetta gli standard europei possa invadere il nostro mercato, la risposta è stata: «Il punto è che questo accordo non consente un abbassamento degli standard nel nostro continente. I canadesi hanno la stessa mentalità degli europei. Ci sono certi settori dove gli standard europei sono più elevati, in altri sono più stringenti quelli canadesi. L’accordo è basato sulle migliori pratiche da entrambe le sponde dell’Atlantico. I canadesi ci guadagneranno e noi anche». L’accordo commerciale UE – Canada ha l’intento di far crescere flussi di commercio e investimenti tra Europa e il paese nordamericano da 36 milioni di abitanti. Europa e Canada hanno firmato l’accordo lo scorso 30 ottobre ma deve essere ancora ratificato dal Parlamento europeo prima che possa entrare in vigore. L’Europa è già oggi il secondo partner commerciale più importante e i flussi commerciali dovrebbero aumentare circa del 20% una volta che il Ceta sarà completamente in vigore.
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