Molto spesso, quando si decide di frequentare un contesto come quello universitario per conseguire la laurea, in molti scelgono una facoltà solo con lo scopo di laurearsi e lavorare per guadagnare tanti soldi, senza mettere in conto le proprie passioni che dovrebbero essere il leitmotiv principale. Tuttavia, gli stessi finiscono per annoiarsi, studiando o lavorando solo per motivi prettamente economici e nient’altro. Come soluzione al problema, in Giappone, nello specifico a Okinawa, è nata una sorta di filosofia di vita dal nome Ikigai. Secondo l’Ikigai (uno dei fattori principali della longevità degli abitanti di Okinawa) è possibile trasformare le proprie ambizioni nel lavoro perfetto che non è solo rimunerativo, ma anche appagante. E come accessori, servono solo un blocco note, una penna e un po’ di tempo libero.
Secondo Elle.it, alla base della filosofia Ikigai c’è il ritorno a sé stessi; nel senso che, il modo più semplice per trovare l’impiego dei propri sogni è ritrovare la propria personalità e perseguire 4 precetti importanti: ciò che si desidera fare; ciò di cui il mondo necessita; quello per il quale puoi essere pagato e quello in cui sei bravo. Sull’Ikigai è stato scritto anche un libro, Find her Ikigai, la cui autrice, Christie Vanbremeersch, spiega i quattro suddetti insegnamenti. Innanzitutto, tra le modalità per ritrovare sé stessi e le proprie ambizioni è importante, giornalmente, passeggiare, pensare, fare movimento, scrivere e fare giardinaggio. Sembrano molte cose, ma possono rappresentare la strada per la felicità. Ma ecco cosa fare.
Purtroppo, non è detto che si abbiano delle vere e proprie passioni nella vita, o che, in determinati momenti, quella che era l’aspirazione principale possa essersi sopita. Nonostante questo, l’Ikigai impone di non arrendersi ma di affidarsi alla curiosità, appuntando sul blocco note: cos’è che attrae particolarmente? Cos’è che si invidia degli altri e si vorrebbe “prendere in prestito”? Ovviamente, alla base di tutto devono esserci obiettivi graduali, non mete complicate da raggiungere; o per lo meno, qualora lo fossero, da suddividere in piccoli-grandi passi da percorrere a poco a poco.
Tra le tante cose a cui fare attenzione, in primo luogo, vi sono le caratteristiche singolari che una persona si auto-conferisce, e quali di esse mantiene in auge sempre e comunque. In sintesi, ciò che raccomanda l’autrice è di restare sé stessi, poiché la propria personalità è anche sinonimo di stima e attendibilità, qualità che appartengono, ma che se messe da parte sminuiscono parecchio.
Quando si lavora è molto importante avere attorno persone che ci sostengono e supportano in ogni successo e insuccesso. Proprio per questo è obbligatorio crearsi il team giusto.
Insomma, secondo la filosofia Ikigai, nel nostro successo lavorativo incidono diverse componenti della vita quotidiana, alle quali, spesso, non facciamo attenzione giacché da noi ritenute non necessarie al nostro trionfo. Come sempre, quindi, l’occidente ha molto da imparare dall’oriente, soprattutto dalla cultura asiatica, in fatto di saggezza. E anche in questo caso, potremmo e dovremmo prendere con noi l’Ikigai e perseguirne i dettami: potrebbe essere l’inizio di una grande storia lavorativa.
Anastasia Gambera
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