Può essere definita storica l’approvazione che la Federal Aviation Administration statunitense ha dato per una missione sulla Luna condotta da un soggetto privato. Questa decisione rappresenta una svolta importante per la startup Moon Express, azienda che propose all’ente federale tale progetto, ma anche per il futuro dell’esplorazione spaziale.
Il tutto risale allo scorso aprile: Moon Express, compagnia privata fondata dal miliardario indiano Naveen Jain, presenta alla Federal Aviation Administration la richiesta di una review per il suo lander MX-1E, con cui l’azienda vuole atterrare sul nostro satellite. Dopo un lungo iter, conclusosi lo scorso luglio che ha chiamato in causa molteplici agenzie governative, l’ente federale americano si è espresso positivamente sulla possibilità di una missione condotta con MX-1E, sostenendo che non metterebbe a repentaglio la sicurezza nazionale sotto alcun punto di vista. La prima spedizione consisterà in una missione senza equipaggio e vedrà un robot atterrare sul suolo lunare per analizzare campioni di terreno. Obiettivo: lo sfruttamento delle preziose risorse minerarie. Questa missione dovrebbe avvenire nel corso del 2017 e sarà la prima spedizione privata ad approdare sul nostro satellite naturale. Finora, infatti, hanno lasciato impronte sulla polvere lunare solo astronauti americani, moduli sovietici e uno cinese.
Moon Express sancirà l’inizio di una nuova Era: l’esplorazione spaziale oltre l’orbita terrestre da parte di enti non pubblici. Con un obiettivo che non riguarda solo la pura ricerca scientifica. MoonEx, infatti, raccoglierà i campioni di suolo nell’ottica di uno sfruttamento minerario della Luna alla ricerca di elementi e sostanze preziose. Tra quelli dichiarati, per esempio, c’è Elio-3, isotopo dell’elemento chimico praticamente inesistente sulla Terra, ma considerato essenziale per lo sviluppo di energia nucleare pulita. Tra gli obblighi che MoonEx dovrà rispettare c’è quello dell’assoluta trasparenza e collaborazione nel fornire i dati delle manovre verso e dalla Luna, non interferire con altre missioni spaziali e non contaminare altri mondi con forme di vita terrestri.
Un altro piccolo passo verso lo spazio è stato fatto e in questo senso il caso ha voluto che l’approvazione della Federal Aviation Administration, annunciata qualche giorno fa, sia arrivata lo scorso 20 luglio, giorno dell‘anniversario del primo, storico, allunaggio.
Marco Razzini
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