VIENNA – Due italiani presenti al “vertice della pace”, tenutosi nella capitale austriaca il passato 17 maggio, ovvero il ministro degli Esteri del governo italiano, Paolo Gentiloni, e l’Alto rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini. L’obiettivo della comunità internazionale, presieduta da una coalizione russa e americana costituitasi come Gruppo di sostegno per la pace in Siria, è appunto quello di raggiungere un accordo tra le parti in conflitto in Siria per un cessate il fuoco.
«La riunione sarà molto più complicata e faticosa di quella tenutasi sulla Libia», così hanno dichiarato fonti diplomatiche europee presenti al vertice di Vienna. Questo perché da una parte il regime di Damasco è praticamente assente al tavolo delle trattativ e dall’altra parte la Russia e l’Iran continuano a dare il proprio sostegno economico e militare al regime siriano e pertanto si ritarda il processo di pace in Siria. Gli Stati Uniti, dal canto proprio, si prefiggono di raggiungere entro il primo agosto l’obiettivo della costituzione di un governo di transizione in Siria, ma nel frattempo la guerra continuano provocando centinaia di morti e milioni di profughi.
Ester Sbona
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