La bicicletta diventa non solo un rimedio al traffico, ma un vero e proprio depuratore dell’aria che filtra lo smog durante il tragitto.
Nubi grigie si abbattono sul paese rendendo difficile vedere oltre al proprio naso, le scuole chiudono, le fabbriche fermano i lavori, alcune autostrade vengono bloccate, centinaia di voli cancellati: è questo l’orrore a cui hanno assistito migliaia di cittadini cinesi a causa dello smog. Sono ben 23 le città delle Cina in cui, in questi ultimi tempi, è scattato l’allarme rosso a causa dell’inquinamento, con Pechino che raggiunge livelli inimmaginabili. Così, nel corso degli ultimi due anni, il governo finalmente è corso ai ripari investendo miliardi sulle energie rinnovabili, su auto a minori emissioni e soprattutto sulla sharing economy.
Ma se in alcune parti del mondo il problema è visibile e le mascherine antismog diventano un must, anche in Italia, benché il problema sia di dimensioni minori, traffico e smog camminano a braccetto. Secondo una stima tratta dal rapporto Traffic Scorecard 2015 di Inrix, in Italia si trascorrono in media 19 ore all’anno in coda, con Milano che svetta in graduatoria con un picco di 52 ore perse al volante. È dall’esigenza dei paesi che si trovano alle strette e in cui la salute rischia di essere messa a dura prova che nasce un’opportunità per tutte le metropoli del mondo, la quale prende il nome di Ofo. Si tratta di una delle innovazioni più famose della Cina, una startup che si occupa di bike sharing e che adesso ha deciso di creare la prima bicicletta in grado di filtrare lo smog e purificare l’aria che respiriamo.
Il prototipo è stato realizzato grazie ad una collaborazione con gli olandesi di Studio Roosegaarde, e consente di pedalare, raccogliere l’aria inquinata, depurarla mediante appositi filtri disposti lungo il manubrio della bici e poi rilasciarla. Il progetto era nato alla conferenza TED tenutasi lo scorso aprile e il debutto è previsto entro la fine dell’anno, in Cina. La speranza di tutti è che possa confermare il successo della Smog Free Tower progettata dallo stesso architetto, Daan Roosegaarde, e i cui modelli a Pechino inglobano 30mila metri cubi di smog ogni ora.
L’idea potrebbe fare la differenza. Ofo vanta di un enorme successo, con ben 6,5 milioni di biciclette disposte in 150 città cinesi e oltre 3 milioni di utenti al giorno. La bicicletta anti-smog potrebbe riuscire ad essere effettivamente determinante per spostare il tasso di inquinamento cittadino. A seguito di uno studio olandese, a Quartz, gli esperti hanno dichiarato che «se potessimo realizzare milioni e milioni di biciclette, potremmo avere davvero un impatto non solo sulla qualità della vita di chi le utilizza, ma della città intera».
Costanza Tosi
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