Per gli amanti degli animali sono stati giorni tumultuosi. La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha, infatti, approvato un emendamento che rimanda l’entrata in vigore del divieto di esperimenti su animali per quanto concerne il test di droghe, alcol, tabacco e xenotrapianti. Rinviata al 2020 l’attuazione del divieto, ma non è la prima volta, già l’anno scorso era stato prorogata di un anno.
La decisione ha suscitato una forte reazione nelle associazioni animaliste che compatte insieme agli esponenti della LAV (Lega Anti Vivisezione), hanno annunciato che scenderanno in piazza il 25 ed il 26 marzo e l’1 ed il 2 aprile, per manifestare il loro disappunto e chiedere al governo di stanziare più fondi per la ricerca di sistemi di sperimentazione alternativi a quello animale. I sostenitori della proroga avevano, invece, auspicato un periodo più lungo di 5 anni per permettere la conversione delle procedure in merito ad i test da effettuare. Nel dibattito tra chi si schiera a favore e chi contro la sperimentazione sugli animali, sono proprio gli animali non-umani (come vengono indicati dai movimenti antispecisti) ad essere interessati direttamente: una cosa è certa, la loro sofferenza è reale.
Salvatore Corsaro
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